Pugni, lancio di bottiglie e sangue a terra: «Lite choc per una ragazza»
Grosseto, la vicenda nella notte in pieno centro, scatta la protesta dei residenti: «Qua ormai è diventato il Bronx»
GROSSETO. Di quanto successo pochi minuti prima restano alcune macchie di sangue sparse sull’asfalto. E una felpa, abbandonata nella fretta della fuga. «Eccole qui». Una testimone indica le chiazze rosse sulla strada che dal centro porta verso piazza De’ Maria, davanti all’ex Pappagone. Lei ha anche visto come state “prodotte”: «Con un pugno».
Cosa è successo
Appena pochi minuti prima, verso mezzanotte e mezza, lì c’è stato un litigio: cazzotti, spintoni tra due ragazzi, che si sono lanciati pure delle bottiglie. «Avranno avuto circa 18 anni», dice la cittadina che ha assistito a tutta la scena. «A un certo punto – racconta – abbiamo sentito urlare. Quando siamo arrivati qui avevano già iniziato a litigare. Forse per una ragazza, da quanto abbiamo visto». Di ragazze in realtà ce n’erano sei. «Guardavano e incitavano i due giovani, urlavano e si offendevano», racconta.
L’intervento
Immediatamente sono intervenuti gli steward, che da diverse settimane sono ritornati nel centro storico durante le sere del fine settimane per garantire una maggiore sicurezza nelle notti grossetane. «Sono riusciti a sedare la situazione ma, non appena si sono allontanati, i due hanno ricominciato», spiega la testimone, che aggiunge: «Si sono avvicinati anche pericolosamente alle auto parcheggiate. Avevamo paura che ce le danneggiassero». E visto che il litigio stava per degenerare di nuovo, è partita la chiamata ai carabinieri, che sono arrivati subito.
La protesta dei residenti
Non appena hanno visto l’arrivo delle forze dell’ordine, i due si sono dileguati, facendo perdere le proprie tracce. Lo stesso hanno fatto le ragazze. «Sono sempre gli stessi che fanno confusione», commenta scuotendo il capo un altro testimone.
Nessuno dei presenti, purtroppo, era sorpreso da quanto successo. «Ne vediamo spesso, di scene simili. Soprattutto con l’arrivo dei fine settimana. Qua – commentano con amarezza – è diventato il Bronx».