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Grosseto, muore ex impiegata alle Poste: «Addio leonessa»
Il ricordo della sorella Federica: «Il suo ultimo desiderio era quello di essere portata al mare»
GROSSETO. Se n’è andata la notte scorsa alle sue condizioni: nessun tentativo invasivo da parte del personale del Misericordia, ché nella sua vita aveva già lottato a sufficienza. Se n’è andata così Elisabetta Tronconi, ex impiegata, a 56 anni; con un ultimo desiderio: rivedere il mare.
Nata a Grosseto il 26 luglio 1969, Tronconi ha lavorato per tanti anni con Poste Italiane: il suo era il volto sorridente degli uffici amministrativi del Centrale, in piazza Fratelli Rosselli. «È rimasta finché le forze glielo hanno permesso, poi ha chiesto e ottenuto di poter continuare da casa con il telelavoro», racconta la sorella Federica.
Il ricordo della sorella
Il suo destino era cambiato per sempre quando, a 35 anni, arrivò la diagnosi: sclerosi multipla. «Ha affrontato la malattia con la forza e l’orgoglio di una leonessa, che l’hanno sempre caratterizzata. Poteva avere un carattere difficile ma si faceva in quattro per tutti: viveva appassionatamente le storie degli altri», aggiunge la sorella.
Le condizioni di Tronconi si erano aggravate alcuni anni fa costringendola a lasciare l’impiego e al ricovero; prima al Tombolo di Cecina e poi al Ferrucci, dove «avevamo finalmente trovato persone splendide che l’avevano accolta come “la loro bimba” (era la più giovane tra gli ospiti): vorremmo ringraziare di cuore tutto il personale», continua Federica. Infine il Misericordia. «Si trovava lì per una grave polmonite, e quando ha capito che era il momento non ha voluto sondini né altro. Per qualche momento le è stata accanto anche La Farfalla».
La ricorda anche il Garante delle disabilità Diego Montani: «Fu il mio primo incarico: non un numero non un caso da archiviare ma un legame di rispetto e di collaborazione con la famiglia». Elisabetta Tronconi lascia la madre Anna Santini, la sorella Federica, i due figli Federico ed Emma e gli amati nipoti.
«Ciao sorella, sei salita in cielo finalmente libera. Siamo state sempre insieme nel bene e nel male. Litigavamo ma poi eravamo lì e nonostante la malattia ti avesse tolto la possibilità di essere indipendente come una vera leonessa non hai mai perso la tua fierezza e cercavi di non lamentarti mai anche se avresti potuto farlo con ragione. Eri tu che nonostante tutti i tuoi problemi non dimenticavi di dare il buongiorno e di chiedere a noi come stavamo. Spero che ora tu vada per i cieli con i tacchi che tanto avevi desiderato e che tu sia tornata splendente della tua bellezza. Stacci vicino da lassù», ha scritto Federica prima dell’ultimo saluto, oggi (13 settembre) alle 10,30 all’Addolorata; infine la cremazione: «Il suo desiderio era quello di essere portata al mare».