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«Voglio votare ma non c’è la nave»: Giannutri è “isolata” dal ministero. Scoppia il caso in Toscana

di Matteo Scardigli

	Una veduta aerea dell’isola di Giannutri (foto d’archivio Roberto Ridi)
Una veduta aerea dell’isola di Giannutri (foto d’archivio Roberto Ridi)

Urne aperte domenica e lunedì, ma l’unico collegamento con il Giglio è il giovedì. Impasse da mille euro più Iva: il Comune chiede il rimborso, gli Interni dicono no

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GIGLIO. Giannutri è l’isola più meridionale dell’Arcipelago toscano e il punto più a sud della Toscana, a circa 14 chilometri a sud-est dell’Isola del Giglio, del cui Comune fa parte. Il centro abitato e le case sparse contano nel complesso circa 40 abitanti.

Fra questi c’è Mauro Pica, pensionato, ex titolare di un’agenzia di viaggi che ha scelto il minuscolo paradiso del Tirreno come buen retiro, e che in occasione del referendum non vuole rinunciare a partecipare al processo democratico. Ha solo un problema: il seggio è al Giglio, alla quale Giannutri è collegata da una navetta che fa la spola ogni giovedì per il trasporto di cose e persone; e le consultazioni si tengono l’8 e il 9, domenica e lunedì.

«Che faccio, devo pernottare in continente?», chiede Pica rivolgendosi al Comune anche a nome degli altri compaesani, perché è il municipio che organizza il servizio di trasporto eccezionale; come alle ultime amministrative, che hanno premiato la lista “Progetto Giglio contro l’abbandono” di Armando Schiaffino.

«Dal municipio, gentilissimi, mi hanno risposto che la navetta non ci sarà: costa troppo e il ministero ha negato il rimborso», spiega il residente. Il Comune si era rivolto alla prefettura di Grosseto perché facesse da tramite con gli Interni segnalando le difficoltà dell’ente nel reperire le risorse finanziarie per richiedere una corsa di andata e ritorno: circa mille euro più Iva. Oppure che l’ufficio territoriale del governo provvedesse direttamente al trasferimento degli elettori da Giannutri al Giglio (e ritorno). La prefettura ha trasmesso la nota del sindaco il 6 maggio e il ministero ha risposto il 19; in ordine inverso.

Il “dipartimento per gli affari interni e territoriali, direzione centrale per la finanza locale ufficio III - affari generali, rimborso spese elettorali e controllo contributi straordinari” ha ritenuto di non esprimere valutazioni di merito sulla seconda richiesta (l’intervento diretto dell’ufficio territoriale del governo) perché fuori dalle proprie specifiche competenze.

Quanto al rimborso, invece, fa presente che «la spesa in argomento non rientra tra quelle ammissibili e, pertanto, la richiesta del citato Comune (Isola del Giglio, ndr) non può essere accolta».

Nella risposta si segnala che il ministero delle infrastrutture e dei trasporti sta comunicando alle varie compagnie di navigazione di applicare, in occasione delle prossime elezioni amministrative nonché per i referendum, le agevolazioni di viaggio previste per gli elettori. E si invita il municipio, con l’eventuale supporto della prefettura, ad avviare delle interlocuzioni con il Mit per trovare una soluzione.

Il sindaco, dal canto suo, si trova in una sorta di impasse kafkiana: «Consapevoli della problematica ci eravamo mossi per tempo chiedendo un rimborso che ci è stato negato. Poi c’è un aspetto di facoltà od obbligo di garantire il trasporto: per esempio (ma non è questo il caso) quando ci sono elettori con disabilità è l’ufficio territoriale del governo a chiederci la notifica un mese prima dell’apertura delle urne, mentre qui non è chiaro se sussista o meno a nostro carico un vincolo in tal senso». Sia come sia, dal Comune si apprende che la ricerca di una soluzione continua.


 

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