Lucio Corsi torna a casa, la colazione al bar da Fosco, i pranzi da nonna e le foto con gli amici: «È uno di noi, qui si rilassa»
Una mattina con il cantautore che rappresenterà l’Italia all’Eurovision: pasta, cappuccio e succo di frutta per iniziare la giornata
CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Cappuccino, pasta e succo di frutta. «Lucio è così, da sempre. Lucio è uno di noi». Fosco Barberini è il titolare del bar Bozzone. Strada provinciale Macchiascandonna, Castiglione della Pescia. Maremma. La terra in cui è nato e cresciuto il cantautore rivelazione di Sanremo 2025. Le luci dell’Ariston si sono spente, quelle dell’Eurovision – dove Lucio Corsi rappresenterà l’Italia al posto di Olly, che ha scelto di non partecipare – devono ancora accendersi. E Lucio nel frattempo passa le giornate a casa sua. E per colazione, nessun dubbio. Pasta, cappuccio e succo al bar da Fosco.
No stress
«Da lunedì (24 febbraio, ndr) Lucio ha ricominciato a venire tutti i giorni. Sanremo? Io non gli ho chiesto niente, noi qua non vogliamo stressarlo. La vita gli è già cambiata parecchio nelle ultime settimane, almeno noi che lo conosciamo da una vita non dobbiamo assillarlo come i fan». Fosco è così. Poche parole, ma scelte bene. Zero fiocchi, tanta sostanza. Schivo e saggio. «Lui – dice ancora facendo riferimento a Lucio Corsi – quando viene qua vuole rilassarsi e stare tranquillo. Noi lo sappiamo, lo conosciamo bene. Qui è cliente da una vita». E se gli chiedi se ha visto Lucio cambiato dopo l’exploit a Sanremo, Fosco del bar Bozzone ti risponde così: «Non lo ha cambiato per niente. Lucio è sempre Lucio». E infatti Lucio al bar Bozzone continua a venirci ogni mattina, proprio perché qui è “Lucio e basta”. Anche se qualche foto gli viene chiesta pure qui.
Ti aspetto in maneggio
È successo nella mattina di mercoledì 26 febbraio, quando al bar Bozzone è entrato Giuseppe Miccichè, pisano trapiantato a Scarlino e titolare del maneggio Mitch Reining, dove alleva e addestra cavalli di Reining. «Qui – racconta Giuseppe – tutti conoscono Lucio, è uno di noi. Ma alla tentazione di chiedergli una foto non ho saputo resistere». E Lucio ha accettato serenamente, ma non solo. «Ci siamo messi a parlare di cavalli – dice ancora Micciché – e ci siamo salutati con la promessa che gli avrei fatto avere un cappellino con il mio marchio del maneggio». Promessa mantenuta. Perché Lucio Corsi a Castiglione c’è sempre. E si trova davvero in giro. Tanto che, nella giornata di giovedì 27 febbraio, Giuseppe lo ha trovato all'ora di pranzo al ristorante della nonna, non distante dal bar Bozzone, a Macchiascandonna. «Gli ho consegnato il cappellino e ci siamo scambiati i numeri di telefono. Verrà presto a trovarmi al maneggio e ci faremo un bel giro a cavallo insieme. Perché Lucio è così. Lucio è uno di noi».