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Influenza stagione, quando è previsto il picco. Vaccini: le raccomandazioni del medico sull’herpes zoster

di Elisabetta Giorgi
Una paziente riceve una dose di vaccino (foto d’archivio)
Una paziente riceve una dose di vaccino (foto d’archivio)

Grosseto, raccomandati i due vaccini per virus stagionale e Covid. Parla Andrea Salvetti, presidente provinciale e segretario regionale della Simg

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GROSSETO. È atteso entro la prima metà di dicembre il picco dell’influenza stagionale, un picco anticipato rispetto al passato e per il quale la raccomandazione lanciata dall’Asl è quella di vaccinarsi. Preferibilmente con la doppia somministrazione in un’unica seduta dei due vaccini: quello contro il nuovo virus stagionale e quello contro il Covid.

Una campagna vaccinale che procede spedita e per la quale ci sono recentemente stati – visto l’alto numero di richieste – problemi di approvvigionamento da parte della Regione. Problemi che ad oggi, come l’Asl assicura al Tirreno, sarebbero stati superati.

Lo conferma Andrea Salvetti, presidente provinciale e segretario regionale della Simg (Società italiana della Medicina generale e delle Cure primarie che rappresenta la società scientifica dei medici di famiglia): «i vaccini ci sono – dice – Il punto è che quest’anno, rispetto all’anno scorso, si registra un maggior numero di persone che si approcciano al vaccino antinfluenzale e all’inizio la richiesta era probabilmente maggiore della disponibilità, ma la Regione sta provvedendo a rifornire le farmacie affinché si adeguino alle richieste. Insomma, in Toscana non ci sono problemi e il dato rassicurante è proprio questo maggior numero di persone che ha richiesto la vaccinazione».

Sulle tempistiche, prosegue il medico, «la previsione è che quest’anno il picco influenzale avvenga prima degli anni precedenti. Normalmente si presentava verso metà gennaio: quest’anno arriverà probabilmente intorno a metà dicembre». Allo stesso tempo procedono le vaccinazioni del Covid: «la gente risponde bene anche in questo caso nonostante continuino a circolare, purtroppo, molte fake news».

Intanto il dottor Salvetti sta cercando di fare – come spiega lui – “proselitismo” con i colleghi maremmani e incitarli a indirizzare i pazienti anche ad altri tipi vaccinazioni, utili ed efficaci. Per esempio quello contro lo “zoster”.

L’herpes zoster, comunemente chiamato fuoco di sant’Antonio, è una malattia virale a carico della cute e delle terminazioni nervose causata dal virus della varicella infantile. Il contagio può verificarsi attraverso il diretto contatto con il fluido contenuto nelle lesioni vescicolari, in cui è presente e attivo il virus varicella-zoster. «Abbiamo un vaccino efficace contro lo zoster – spiega il dottor Salvetti – Soprattutto nei soggetti più fragili è necessario fare un’immunizzazione attiva per rallentare il decorso della malattia, le complicanze e gli esiti invalidanti che lascia. L’infiammazione persistente del nervo è purtroppo dolorosa e presenta fasi di acutizzazione: bisogna stimolare la popolazione a immunizzarsi». In Italia il vaccino contro l’herpes zoster è offerto gratuitamente, a partire dai 18 anni, nei soggetti altamente fragili e con rischio elevato del virus o di complicanze a esso associate. «Può essere somministrato dai medici famiglia, dunque l’invito che rivolgo ai pazienti maremmani è a vaccinarsi. Il vaccino è sicuro, non ci sono controindicazioni».

Stesso messaggio è ribadito sull’influenza. L’invito del segretario regionale della Simg è chiaro ed è quello di sottoporsi alla dose «ora che l’influenza è alle porte. Il picco è anticipato, i vaccini ci sono. E non ci sono pericoli».

Contattata dal Tirreno sull’andamento della campagna vaccinale, l’azienda sanitaria conferma che i problemi di disponibilità sono superati e ricorda i dati (positivi) al momento disponibili e già divulgati il 20 novembre. Dal 1° di ottobre, data di inizio della campagna, «sono oltre 125 mila i vaccini antinfluenzali somministrati nell’Asl Toscana sudest (Grosseto/Siena/Arezzo). Di questi oltre 100.000 sono stati eseguiti a soggetti di età pari o superiore a 60 anni. Numeri importanti per tutelare la salute dei soggetti anziani e dei più fragili, considerato che l’infezione da virus dell’influenza può determinare complicanze anche gravi e che la vaccinazione rappresenta la più efficace misura di protezione soprattutto se accompagnata da buone norme comportamentali come l’igiene delle mani e delle vie respiratorie, e l’isolamento in presenza di sintomi». Nell’area Grossetana, il numero delle vaccinazioni somministrate è stato di oltre 32mila (numeri aggiornati al 20 novembre). Grazie all’impegno collettivo dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, degli operatori dei centri vaccinali dell’Asl e delle farmacie, la campagna antinfluenzale «sta andando molto bene. «Visti i dati - spiegano dall’Asl - possiamo dire di essere nelle condizioni di affrontare al meglio il picco del contagio». La vaccinazione è gratuita per gli ultra 60enni, i bambini tra 6mesi e 6 anni, le donne in gravidanza e le persone con patologie croniche. L’offerta è estesa ai conviventi e familiari che si prendono cura di persone con gravi fragilità, a gli operatori sanitari, a chi lavora a contatto con animali, ai donatori di sangue e a chi svolge lavori di primario interesse collettivo.

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