Il Tirreno

Grosseto

Blitz e legalità

Prostituzione, arresti a Grosseto: sfruttamento in case e negozi

di Matteo Scardigli
In alto attività di prostituzione (foto d’archivio)
In alto attività di prostituzione (foto d’archivio)

Lampeggianti delle forze dell’ordine anche davanti alle scuole

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GROSSETO. Blitz delle forze dell’ordine a Grosseto, ieri mattina (martedì 19), con interventi in alcuni punti della città sorvolati da un elicottero nero.

Un’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica al culmine di un’indagine contro lo sfruttamento della prostituzione, sulla scorta di un’ordinanza di custodia cautelare disposta nei confronti di un gruppo di persone, tutte di origine straniera. Le pattuglie sono intervenute più o meno nello stesso orario (metà mattinata).

Secondo gli elementi raccolti nel corso delle indagini, compiute fra appostamenti e testimonianze, le prestazioni sessuali a pagamento avvenivano tra appartamenti e fondi commerciali dedicati alla cura del corpo. Sul registro degli indagati, a vario titolo, comparirebbero anche altri soggetti.

I lampeggianti, ieri mattina, sono arrivati anche davanti alla scuola elementare di via Prati. Parlando con alcuni tra cittadini ed esercenti, compresi alcuni genitori in attesa dell’uscita dei propri figli, non in pochi ci confermano la preoccupazione del quartiere circa un viavai di uomini in un paio di portoni della zona; si parla anche di un paio di segnalazioni alle autorità competenti proprio per il sospetto di un giro di prostituzione.

«Questo è un quartiere frequentato solo da residenti oppure dalle famiglie dei bimbi della scuola. Ci sono case e negozi di vicinato, ci conosciamo un po’ tutti ed è facile notare facce che non sono del posto», premettono alcuni cittadini, chiedendo l’anonimato; e spiegano: «Da un po’ di tempo si era fatto notare un certo giro, soprattutto da e verso un paio di portoni. E un po’ fra tutti ci eravamo fatti la stessa idea; soprattutto i genitori, che comprensibilmente non hanno piacere che certe cose avvengano a due passi dall’ambiente dove studiano i loro figli (al di là del muro di cinta della scuola, ndr)».

Tant’è che ci sarebbero state anche delle segnalazioni alle autorità competenti. «Qualcuno, tra i residenti più attivi da questo punto di vista, si era interessato della questione; anche di recente», aggiungono i cittadini, senza nascondere una certa soddisfazione per l’esito del blitz: «Era l’ora». Ma c’è anche chi fa la più lapalissiana – ma per questo non meno valida – delle osservazioni: «Se è vero che c’era un giro di prostituzione, vuol dire che ci sono anche i clienti».

Una nota dalla caserma di viale Ferrucci riassume il blitz spiegando che il Nas (il Nucleo antisofisticazione e sanità) di Livorno ha eseguito una operazione sul territorio della provincia di Grosseto: un’attività svolta in collaborazione con la sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri della Procura.

Al momento non risulta che alcuna delle persone raggiunte dall’ordinanza di custodia cautelare si sia rivolta a un avvocato di fiducia; almeno non del Foro di Grosseto. In queste ore potrebbero ragionevolmente essere assegnate eventuali difese legali d’ufficio.

Dai carabinieri per la tutela della salute fanno sapere che maggiori informazioni in merito alla vicenda sono destinate a essere diffuse nella giornata di oggi, mercoledì 20.

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