Serie A
«Il visitatore spende meno e il turismo va in difficoltà»
Ccia/1 Stagione appesa a meteo e business delle seconde case
GROSSETO. «Alla base delle difficoltà degli operatori nell’estate c’è stata sicuramente la minor capacità di spesa del turista». Riccardo Breda, presidente della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno, valuta dal suo punto di osservazione la stagione turistica che si avvia a conclusione; in vista dei dati ufficiali, che arriveranno a fine anno.
«In attesa dei numeri veri – sottolinea Riccardo Breda – possiamo andare a sensazione, riportare i discorsi di chi è stato in prima linea, delle imprese che vediamo quotidianamente sia per quanto riguarda interessi associative o camerali. È stata una stagione sicuramente più debole rispetto agli altri anni e questo è dovuto a un inizio piovoso che non ha aiutato di sicuro. Ma dobbiamo anche calcolare che settembre, un mese che dà numeri anche significativi, che permetteva a volte un buon recupero con le presenze straniere, è stato condizionato dal maltempo e non so quanto può potrà ristorare. Il meteo non ha aiutato e ha contribuito a una flessione, soprattutto sulla parte costiera».
Per il presidente della Camera di commercio non è stato un anno da numeri in crescita, e Breda auspica che i dati di fine anno possano garantire almeno una tenuta rispetto alle statistiche 2023: «Se si vanno a vedere i risultati delle attività delle singole imprese , commercio e ristorazione hanno sicuramente sofferto più delle altre categorie, considerando che è sostanzialmente diminuita la capacità di spesa, soprattutto degli italiani. E il nostro turismo guarda molto alle seconde case e quindi alle famiglie, al mercato italiano. Va anche aggiunto – continua – che i nostri amici stranieri, soprattutto tedeschi, che in passato avevano capacità di spesa importanti, hanno avuto a loro volta una contrazione».
Breda individua comunque delle “isole felici”: «A Massa Marittima, che ha avuto una sua collocazione nel turismo del bike, nel settore bici, credo che i numeri siano importanti e di conferma degli anni passati. È andata bene sul Monte Amiata che, specialmente nel fine settimana, è stato preso d’assalto da turisti, in particolare senesi, che cercavano un po’ di refrigerio per il gran caldo. L’entroterra, insomma, ha tenuto, ma ha sofferto più del 2023 il mare, a causa della cambiata programmazione delle vacanze degli italiani».
Come? «La volontà di fare qualche viaggio, ha portato un turismo “mordi e fuggi”», risponde il presidente camerale, che spiega: «Chi viene dall’entroterra, da Siena e Firenze, e magari non ha una casa, è venuto al mare solo nel fine settimana, prevedendo di fare le ferie in un’altra parte del mondo. Sta cambiando, insomma, anche il modo vedere la vacanza, che non è più solo per il mese di agosto».
E gli italiani in soggiorno breve si sono lamentati dei prezzi, a loro dire esagerati. «Non siamo tra le province più basse per quanto riguarda i prezzi, ma c’è stato un aumento diffuso in tutta Italia. I prezzi degli affitti brevi, dei ristoranti sono stati adeguati ai maggiori costi sostenuti. Non diamo solo la colpa al nostro territorio, ma è un aumento generalizzato. Sicuramente il turista, dietro a una aumento, si aspetta anche un servizio, che deve essere adeguato. Quello c’è comunque stato, ma c’è sempre chi non riesce ad accontentarsi oppure chi non trova un servizio adeguato e di questo ce ne dispiace», chiosa Breda.
Come spiega il presidente camerale le difficoltà della costa grossetana in confronto alla percepita soddisfazione mostrata da Castiglione della Pescaia e Follonica? «Castiglione ha dati positivi grazie al turismo straniero che di solito è un po’ più presente, e facoltoso, rispetto al resto della nostra provincia. Follonica invece ha una presenza maggiore di seconde case, che sono state magari sfruttate meglio che in altre località. Marina e Principina sappiamo bene che sono legate a un turismo di seconde case della provincia stessa, e i risultati poco brillanti riscontrati in tutta la Maremma fanno sì che le due frazioni soffrano. Il villeggiante proprietario dell’abitazione o affittuario che risiede in provincia non spende come un turista».
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