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L’analisi

Grosseto, la tromba tornadica devasta la spiaggia: cos’è, come si forma e qual è stato il “carburante”

di Tommaso Silvi

	La tromba marina sulla spiaggia di Grosseto
La tromba marina sulla spiaggia di Grosseto

Paura nel pomeriggio del 5 settembre sul litorale maremmano: la spiegazione scientifica di quanto accaduto

05 settembre 2024
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GROSSETO. Danni e paura in spiaggia a Marina di Grosseto, nel primo pomeriggio di giovedì 5 settembrePer un evento piuttosto raro. Perché se è vero che una tromba marina non è una rarità – se ne sono viste altre in Toscana nel recente passato – è piuttosto insolito che questa non si esaurisca in mare e tocchi la terra ferma diventando, di fatto, una tromba d’aria. Ma cos’è una tromba marina? E come si forma? 

Cos’è

Le trombe marine sono tornado o trombe d'aria che si formano sull'acqua, sia sui mari che sui laghi. I massimi esperti internazionali di meteorologia suddividono le trombe marine in due tipologie: da “bel tempo” e le “tornadiche”. Le trombe marine da bel tempo sono generalmente più deboli di quelle tornadiche e, come suggerisce il nome, si verificano quando le condizioni meteo non sono così avverse. Non sono infatti associate ai temporali. Generalmente si formano in condizioni di vento debole, sotto la base piatta di cumuli in formazione da cui emergono le sopracitate nuvole a imbuto. In genere queste trombe marine sono lente o addirittura statiche. Una differenza sostanziale tra le trombe marine da bel tempo e le tornadiche, sottolineano gli esperti, sta nel fatto che le prime iniziano a svilupparsi dalla superficie dell'acqua e si dirigono verso l’alto, mentre le seconde scendono in basso. Le trombe marine tornadiche sono infatti legate a forti perturbazioni atmosferiche come le supercelle, ovvero temporali caratterizzati da mesocicloni, fenomeni con correnti d’aria ascensionale in rotazione. Sono veri e propri tornado marini, molto più energetici e potenzialmente distruttivi delle trombe marine da bel tempo. Le trombe marine che sconfinano sulla terraferma possono diventare trombe d'aria. 

Come si formano e quanto durano

Il principio di formazione delle trombe marine è legato alla risalita di aria calda dalla superficie dell’acqua e la discesa di quella fredda dal complesso nuvoloso. Lo scontro di queste masse d’aria genera venti vorticosi da cui nascono prima le nuvole a imbuto e successivamente, quando la base ricca di goccioline raggiunge l'acqua, si innesca la tromba marina. Gli scienziati riconoscono cinque fasi evolutive nella formazione delle trombe marine da bel tempo: macchia scura sull'acqua; comparsa di segni a spirale sulla macchia scura; formazione di un anello di spruzzi d'acqua attorno alla struttura iniziale; formazione del vortice e decadimento, legato alla perdita di aria calda o magari all’impatto con un fronte di pioggia. In media le trombe marine durano dai cinque ai dieci minuti, ma quelle più grandi – con un diametro di un centinaio di metri – possono persistere anche per un’ora. 

Si possono prevedere?

I meteorologi conoscono perfettamente i parametri fisici coinvolti nella genesi di una tromba marina, come ad esempio l’acqua superficiale molto calda, un fenomeno che si sta verificando sempre più spesso a causa del cambiamento climatico e che è ben presente anche in Toscana. Ed è stato proprio il mare caldo una delle cause del fenomeno che si è verificato a Marina di Grosseto. Nonostante sia possibile stimare un livello di minaccia, tuttavia, conoscere con precisione in che punto e in quale momento di manifesterà una tromba marina è estremamente complesso. Va inoltre tenuto presente che trombe marine e d'aria sono fenomeni spesso improvvisi, oltre che impetuosi. Ecco perché la tromba marina di Grosseto era davvero difficile da prevedere, anche se il regime di allerta arancione emanato dalla Protezione civile indicava comunque in modo chiaro una situazione meteorologica all’insegna dei pericoli. 

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