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Grosseto, ecco il primo negozio fisico dei bitcoin: «I clienti? Soprattutto over 50»

di Sara Landi

	Riccardo Setti uno dei cofondatori di Affidaty
Riccardo Setti uno dei cofondatori di Affidaty

Bilancio positivo per il Synkrony: grosso interesse da ristoranti e hotel

02 settembre 2024
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GROSSETO. A maggio sotto i portici di piazza Dante ha aperto i battenti il Synkrony Store, il primo negozio fisico in Italia dedicato ai sistemi di pagamento e ai dispositivi di incasso che utilizzano anche le criptovalute.

Il marchio è di proprietà di Affidaty, la società per azioni con sede amministrativa e operativa nella campagna di Roselle, specializzata nello sviluppo e creazione di architetture blockchain. Il negozio di piazza Dante prende il nome dalla piattaforma Synkrony creata da Affidaty, un insieme di servizi per privati e aziende che lavorano anche con le valute virtuali. Poteva sembrare un azzardo aprire un negozio fisico dal concept così innovativo in centro storico, e invece il bilancio dei primi tre mesi di attività è più che positivo.

A varcare la soglia non sono solo curiosi ma spesso persone competenti in materia e con buone conoscenze delle opportunità legate ai pagamenti in bitcoin e valute digitali. Lo conferma il grossetano Riccardo Setti, uno dei co-fondatori di Affidaty e responsabile della comunicazione della società. «Molte aziende del territorio si sono già interessate ai nostri sistemi di pagamento - dice Setti - Mi riferisco in particolare a chi lavora nell’ospitalità come ristoranti e hotel. Lavorando molto con una clientela in prevalenza straniera e molto avanti nella conoscenza delle criptovalute hanno capito che adeguarsi sul piano tecnologico significa garantirsi una fetta del mercato. Faccio con piacere due nomi per quel che riguarda il capoluogo: il Grand Hotel Bastiani appena riaperto e la Locanda dei Medici si sono dotati nei nostri dispositivi che funzionano come normali Pos e accettano anche le criptovalute. Preciso che la maggior parte degli ordini continuano ad arrivarci online ma il negozio fisico dà l’opportunità di informarsi, di ricevere dei tutorial e delle dimostrazioni dal vivo ed è utile anche come punto di riferimento per l’assistenza».

Quanto al profilo delle persone che finora si sono rivolte al negozio di piazza Dante c’è un discreto interesse da parte degli over 50 che battono le giovani generazioni dei nativi digitali. A volte arrivano al Synkrony Store dopo aver pagato lo scotto di un’esperienza negativa con altre società ma il livello di conoscenze nel complesso è buono. «Il segnale è buono: vuol dire che anche in città inizia a esserci una cultura su questi argomenti - dice Setti - e che la decisione di aprire il punto fisico è stata azzeccata. Tra l’altro consideriamo che tra luglio e agosto il centro storico si svuota e nonostante questo abbiamo avuto richieste di informazioni e consulenze. Immagino che da settembre-ottobre e poi in particolare sotto Natale l’interesse sia destinato a crescere in modo ancora più significativo».

Registrato anche qualche "accesso improprio" di chi si aspettava di trovarsi di fronte un servizio diverso. «Dalla vetrina si vede subito il logo illuminato del bitcoin - dice Riccardo Setti - e molti stranieri sono entrati pensando di poter convertire in contanti le loro criptovalute come fossimo uno sportello Bancomat ma questo non rientra tra le nostre attività e servizi». 

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