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Il lutto

Grosseto in lutto per Paolone, morto a 58 anni: il Grifone nel cuore e la passione per la musica

di Paolo Franzò

	Paolo Malvani, morto a 58 anni
Paolo Malvani, morto a 58 anni

Negli anni Ottanta dette vita al primo gruppo ultras della città. Il cordoglio dell’Us Grosseto: «Ironico e simpatico, lascia un vuoto enorme»

21 aprile 2024
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GROSSETO. Se n’è andato così, all’improvviso, a soli 58 anni, Paolo Malvani, per tutti semplicemente “Paolone”. Grossetano doc e tifoso del Grifone oltre ogni ragionevole dubbio. La maglia biancorossa tatuata sulla pelle, sin da piccolino.

Leader

Sfuggito alla morte già in più occasioni, nella mattina di sabato 20 aprile s’è dovuto arrendere ai mille acciacchi che una vita non certo benevola con lui, gli aveva appiccicato addosso. Una persona cui tutti volevano bene, Paolo era cresciuto a pane e Grifone, insieme nei primi anni all’inseparabile amico, Stefano Adalberti, scomparso tragicamente in un incidente stradale nel 1990. Allora erano loro, insieme ad altri amici, i leader della curva biancorossa, del tifo grossetano, tanto allo Zecchini che allo Jannella, negli anni ruggenti del baseball grossetano. Insieme diedero vita agli inizi degli anni Ottanta al primo gruppo ultras della città: gli Eagles Supporters. Col tempo però, la sfortuna cominciò ad accanirsi con lui; prima un serio incidente d’auto, dal quale uscì vivo per miracolo, ma che gli lasciò problemi di deambulazione. E poi quel cuore ballerino che lo avrebbe portato per due volte sotto i ferri, insieme ad altre complicazioni.

Le passioni

Nonostante tutto, non ha mai abbandonato la sua passione, oltre a quella per la musica. Perché Paolone era stato anche un deejay molto apprezzato, con il nome di Paolodance. Grazie ai suoi amici più cari, ha seguito il Grifone fino a domenica 14 aprile, così come potevi incontrarlo a Piancastagnaio, sempre per la partita, regolarmente nel settore ospiti. Ironico, tagliente, sempre con la battuta pronta; i suoi amici lo ricordano per mille aneddoti e altrettante trasferte, dietro al Grosseto, calcio o baseball, in ogni dove. Impossibile non volergli bene, lui che era legatissimo a Piero Camilli, non solo per i successi sportivi di quegli anni, ma per la grande umanità sempre dimostrata dall’allora patron biancorosso nei suoi confronti. Paolo lascia una sorella, Giulia, mentre aveva perso per ultima l’amata mamma, nel maggio di due anni fa. Viveva solo, in un appartamento di via Fiume, dove lo hanno trovato senza vita ieri mattina i suoi amici, allarmati dal fatto che non rispondeva più ai messaggi. Una stranezza, perché sui social era sempre presente, con la battuta pronta fino all’ultimo.

Il cordoglio del Grifone

Una triste notizia che ha colpito profondamente anche l’attuale proprietà del Grosseto, con Gianni Lamioni cresciuto a sua volta da piccolo nelle stesse vie di Paolone. Grosseto calcio che così vuole ricordarlo: «Us Grosseto e la città piangono Paolo Malvani, volto storico della tifoseria unionista. “Paolone”, innamorato del Grifone, è stato a lungo capo dei sostenitori del Grosseto, custodendo e sprigionando con orgoglio la sua passione per i colori biancorossi: un amore intenso per il Grosseto Calcio tramandato con dedizione anche ai più giovani. Persona dalla grande ironia e simpatia, Paolo ha sempre seguito e commentato le partite e le vicende del Grifone con oggettività, ma soprattutto con impareggiabile trasporto. Lascia un enorme vuoto in tutti noi. La società si stringe commossa attorno alla famiglia e agli amici di Paolo Malvani». Adesso Paolone raggiunge il suo caro amico Ghepa, scomparso ormai quasi tre anni fa, per una curva biancorossa che chiameremo “Paradiso”. 

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