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«Spese ormai alle stelle», per le pasticcerie sarà un Natale meno dolce

«Spese ormai alle stelle», per le pasticcerie sarà un Natale meno dolce

Il settore alimentare sembra essere fra i più penalizzati: il caro bollette, ma anche gli aumenti delle materie prime raddoppiate e in alcuni casi triplicate. Gli imprenditori fanno i salti mortali per contenere gli aumenti. 

05 dicembre 2022
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FOLLONICA. Con l’inizio del mese di dicembre fervono i preparativi di artigiani e commercianti per allestire al meglio le proprie vetrine. Ma quest’anno c’è il rischio concreto che tutto questo possa rivelarsi in tono minore.

Il settore alimentare sembra essere fra i più penalizzati: il caro bollette, ma anche gli aumenti delle materie prime raddoppiate e in alcuni casi triplicate, contribuiscono alle difficoltà con cui già da alcuni anni le varie attività devono convivere.

Così, alcune pasticcerie di Follonica si interrogano sul da farsi riguardo alla produzione di dolci natalizi e soprattutto sui prezzi da attuare: mantenere quelli dello scorso anno o aumentarli con il rischio di un calo delle vendite?

«Credo che sarà un Natale diverso da quello passato – afferma Dario Bianchi, titolare dell’omonima pasticceria – con tutti gli aumenti e le bollette alle stelle si è pensato addirittura di eliminare qualche prodotto natalizio. Idea accantonata quasi subito, non sarebbe stato giusto, abbiamo l’obbligo di fare il possibile per mantenere la tradizione viva. Ancora non so se e di quanto aumenteremo i prezzi, è una scelta difficile, perché il consumatore finale non naviga certo in acque migliori delle nostre».

Anche “l’Imposto” di Andrea Berardi alla fine ha optato per mantenere la stessa produzione del 2021: «Siamo perfettamente consapevoli che questo sarà un Natale difficile – spiega – soprattutto per chi come noi deve lottare coi rincari delle bollette e delle materie prime. La produzione sarà la stessa e nei limiti del possibile cercheremo di mantenere i prezzi invariati. Per il confezionamento dei nostri prodotti abbiamo lo stampato già fatto e quando finiremo le scorte delle scatole procederemo con l’incarto artigianale, è l’unica cosa che possiamo fare per contenere le spese».

Una situazione complicata anche perché aumentare i prezzi potrebbe rivelarsi controproducente. E poi sarà la soluzione migliore? E le famiglie, anch’esse in difficoltà, saranno in grado di sopportare altri aumenti o rinunceranno al prodotto artigianale e ripiegheranno sulla grande distribuzione?

Tutte domande che i pasticcieri si pongono, ma alle quali è davvero difficile dare delle risposte.

Daniele Signori e Gilberto Emanuelli della pasticceria “La Pineta” sembrano avere le idee chiare: «Per quanto ci riguarda la nostra proposta di dolci natalizi non cambierà rispetto al passato – sottolineano – sicuramente qualche prodotto sarà ritoccato nel prezzo, non possiamo fare diversamente. Le bollette incidono molto, ma non solo quelle, lo zucchero ad esempio è raddoppiato e il burro addirittura triplicato, in questa situazione è davvero difficile muoversi. Cercheremo, per quanto ci sarà possibile, di rimanere con gli aumenti in una dimensione accettabile»l

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