Il Tirreno

Grosseto

Il recupero

Rinasce il Sentiero del Cinabro: alla scoperta di boschi, castelli e sorprendenti miniere amiatine

Michele Nannini
Rinasce il Sentiero del Cinabro: alla scoperta di boschi, castelli e sorprendenti miniere amiatine

Quest’area, a pochi passi dal paese, è una località affascinante e panoramica. Un territorio, dalle mille sfumature, antropizzato fin dagli Etruschi poi dai Romani, ora proprietà della collettività di Selvena

12 agosto 2022
3 MINUTI DI LETTURA





SELVENA. Il piacere di camminare lungo un sentiero di pregio naturalistico e la sorpresa di ritrovarsi in un luogo ricco di storia e architetture secolari. A Selvena, nel comune di Castell’Azzara, sul monte Amiata, è stato messo in sicurezza ed è tornato percorribile il Sentiero del Cinabro che collega Rocca Silvana, castello aldobrandesco del 10° secolo, e il sito minerario dell’ex miniera del Morone, chiuso nel 1981.

Quest’area, a pochi passi dal paese, è una località affascinante e panoramica. Un territorio, dalle mille sfumature, antropizzato fin dagli Etruschi poi dai Romani, ora proprietà della collettività di Selvena, sempre sfruttato con scopi agricoli e minerari grazie alle vene di cinabro sottostanti la rupe su cui sorgono le mura del castello e del suo borgo. Un ambiente unico sull’Amiata e in Toscana, dove l’archeologia medievale si fonde con quella industriale di inizio ’900, dando vita a spazi rigenerati e, finalmente, tornati a essere visitabili.

L’Amministrazione separata beni uso civico di Selvena ha ideato un progetto di rilancio e promozione di questa area che, per le azioni messe in campo, prevede anche un ciclo di visite guidate gratuite; la prima è domani, sabato 13 agosto. Guide ambientali abilitate condurranno, gratuitamente, gruppi di massimo 30 visitatori alla scoperta di questi due siti collegati dal Sentiero.

«L’accesso alla sommità del castello Aldobrandesco di Rocca Silvana – spiegano dall’Amministrazione separata beni uso civico di Selvena – poi all’area limitrofa del borgo e della adiacente chiesina, porterà a conoscenza i visitatori dell’evoluzione di una fortezza inespugnabile che per secoli ha dominato e controllato i territori per le sue ricchezze nella valle nella contea di Santa Fiora. I visitatori potranno osservare, grazie alle vestigia in parte ristrutturate e altre recuperate recentemente, i segni tangibili del dominio di una famiglia antagonista al potere della Chiesa e dell’Impero che veniva stretta dentro confini delimitati dal mar Tirreno fino alle pendici del Monte Amiata».

I partecipanti non potranno non essere stupiti dalle imponenti mura, che abbracciano l’antico castello con la sua torre Federiciana, espressione del potere militare ed economico degli Aldobrandeschi, delle famiglie loro antagoniste che si sono succedute saltuariamente nella proprietà, fino all’annessione alla Repubblica Senese e, nel 16° secolo, alla famiglia fiorentina dei Medici.

Percorrendo il Sentiero del Cinabro, lasciandosi alle spalle il castello Aldobrandesco, sarà possibile raggiungere il sito minerario dell’ex miniera del Morone. Per quasi un secolo importante insediamento minerario e oggi magnifico esempio di archeologia industriale. Il sito è stato recuperato in buona parte nelle sue principali strutture e messo in sicurezza grazie a interventi mirati per la decontaminazione da arsenico e mercurio e al consolidamento di parti fragili. Dal piazzale dell’ingresso della galleria, con la sua quercia imponente, i successivi passi dei visitatori saranno attorno e dentro l’impianto di trasformazione del cinabro in mercurio, con le sue peculiarità e le sue unicità, tra cui, i forni Spirek e i forni Pacific.

A rendere ancora più originale le visite saranno le parole di alcuni ex minatori, custodi di un immenso sapere, che accompagneranno i visitatori alla scoperta di storie di carattere sociale, politico, antropologico e culturale legate al passato minerario dell’Amiata.

Fondamentale in questo percorso è stata la collaborazione tra Parco Minerario e Comune di Castell’Azzara.

Ad agosto le visite si tengono tutti i sabati dalle 17 alle 20 su prenotazione. A settembre tutti i sabati dalle 16,30 alle 19,30 su prenotazione. Sempre su prenotazione è possibile organizzare visite in ogni giorno della settimana. Minimo 15 per ogni gruppo. Luogo di ritrovo, il parcheggio antistante l’ingresso a Rocca Silvana. Consigliate scarpe da trekking e borraccia con acqua.

Per info e prenotazioni: usocivicoselvena@gmail.com, 0564 080221 dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.


 

Vespa World Days
Mitici

Gli eroi del Vespa Days: nove ore sotto la neve per raggiungere Pontedera, la storia degli amici del Belgio – Video

di Tommaso Silvi