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In Toscana si torna a cacciare (in anticipo): ecco limitazioni e deroghe per le doppiette. Wwf: "Una vergogna"

In Toscana si torna a cacciare (in anticipo): ecco limitazioni e deroghe per le doppiette. Wwf: "Una vergogna"

Via libera solo per lo storno, no alla tortora selvatica. Il dissenso dei cacciatori: «La Regione ha scelto una via restrittiva»

31 agosto 2021
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GROSSETO. Da domani (mercoledì 1° settembre) torna la caccia in preapertura ad alcuni uccelli, dopo un’estate in cui – come sempre – si sono registrate polemiche e ricorsi di associazioni animaliste e ambientaliste.

L’attività venatoria riparte con circa venti giorni di anticipo. In Toscana, però, il via – da domani – riguarderà esclusivamente lo storno in deroga. Non più la tortora selvatica, considerata specie in sofferenza.

Le associazioni animaliste e ambientaliste, visto l’elevato numero di incendi, avevano chiesto di sospendere la caccia per salvaguardare, appunto, fauna e habitat naturali già pesantemente colpiti. Dopo mesi di criticità dovuti alla pandemia, l’imminente stagione venatoria riprenderà invece in maniera regolare con l’apertura generale prevista per domenica 19 settembre 2021 e la chiusura per lunedì 31 gennaio 2022.

A esclusione ovviamente dei giorni di silenzio venatorio, cioè martedì e venerdì. All’interno di questo periodo, il calendario specifica limitazioni di tempi e carnieri per le singole specie.

Il periodo per la caccia la cinghiale in braccata in Maremma, nelle Atc Grosseto 6 e Grosseto 7 si articolerà dal 1° novembre al 31 gennaio.

L’allenamento e l’addestramento dei cani era già consentito dal 15 agosto. Tornando all’apertura anticipata della caccia – la cosiddetta preapertura di settembre alla penna – nei giorni antecedenti alla terza domenica di settembre, in Toscana è stata autorizzata e disciplinata con una specifica deliberazione successiva all’approvazione del calendario, dove erano invece contenute le limitazioni specifiche per ogni territorio provinciale.

E qui è arrivata la sorpresa per chi nelle prossime giornate aveva già programmato e organizzato l’attività da appostamento, ovviamente consentito nel solo Atc di residenza venatoria o nelle Aziende faunistico venatorie.

Tra coloro che dissentono Francesco Rustici, grossetano, presidente di Arct, l’associazione regionale Cacciatori Toscani: «Abbiamo appreso con rammarico la decisione dell’assessora regionale Stefania Saccardi di non consentire, per le prossime giornate di pre-apertura, il prelievo della tortora selvatica. C’erano, a mio avviso, i presupposti per una scelta diversa, ma la Regione Toscana ha deciso di non affrontare il problema, scegliendo una strada restrittiva che penalizzerà una parte consistente dei cacciatori, anche in Maremma». Secondo Rustici, la Commissione Europea non ha mai richiesto «l’obbligo di una rendicontazione immediata dei capi abbattuti», limitandosi a suggerire una riduzione del prelievo complessivo. «L’eventuale riduzione dei carnieri giornalieri, insieme a una sola giornata di caccia in pre-apertura (rendicontando il numero dei capi nel corso della settimana successiva) – conclude Rustici – sarebbero state misure del tutto sufficienti rispetto alle raccomandazioni comunitarie in termini di salvaguardia della specie». In preapertura si potrà cacciare dalle 6 alle 19 (ora legale). Solo prelievi in deroga dello storno. Gli abbattimenti di questa specie, che non si sostituiscono all’impiego di mezzi incruenti di prevenzione, non potranno superare i 20 capi/giornata e dovranno avvenire in vigneti, uliveti e frutteti con presenza di frutto pendente ed entro i 100 metri di distanza dagli stessi, senza l’uso di richiami.

IL WWF: "UNA VERGOGNA"

«Torna la vergogna delle preaperture con 20 giorni di anticipo rispetto a quello previsto dalla legge», dice il Wwf stigmatizzando «le dichiarazioni dell’assessora Saccardi, che anziché prendere atto della Direttiva Uccelli che vieta la deroga alla caccia alla tortora si lamenta della decisione regionale quasi scusandosi con i cacciatori per una decisione che – dice – non condivide».

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