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Cascate, incognita accessi Domande senza risposta

Ivana Agostini
Cascate, incognita accessi Domande senza risposta

Valanga di quesiti dalle strutture ricettive, a partire dal numero di posti riservati Ipotesi dell’80 per cento a chi pernotta e il resto a residenti e turisti mordi e fuggi 

29 aprile 2021
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Ivana Agostini

manciano. Sulla gestione delle Cascate del Gorello, a Saturnia, regna il caos. Alcuni giorni fa c’è stata una riunione fra il Comune di Manciano e le strutture ricettive del territorio per discutere la nuova linea voluta dal Comune, la cui principale novità è la limitazione degli accessi attraverso un sistema di prenotazione.

L’incontro, però, non è riuscito a sciogliere tutti i nodi sulla gestione del luogo, sul numero degli accessi e soprattutto su come gestire il sito fino a quando il portale per le prenotazioni non entrerà in funzione ufficialmente.

Tanti ancora gli interrogativi che i titolari delle strutture hanno rivolto all’amministrazione, molti dei quali sono rimasti senza risposta.

Da poco il Genio civile della Regione ha stabilito che l’area è pubblica. Il Comune, quindi, potrà chiederne la gestione. Da settimane, poi, l’ente ha deciso di testare il portale per prenotare l’accesso. La data a partire dalla quale si potrà prenotare l’ingresso però non è certa. Potrebbe essere giugno.

Di certo c’è, invece, che le prenotazioni iniziano ad arrivare e le strutture ricettive sono in difficoltà perché non sanno bene come rispondere a chi chiede informazioni su come andare a fare il bagno.

Agriturismi e alberghi, infatti, ancora non hanno certezza su quale sia l’area oggetto del provvedimento di chiusura; quale lo spazio che sarà reso fruibile e per quante persone; come sarà garantito il controllo degli accessi e come funzioneranno. Incertezza regna anche sulla sorveglianza degli ingressi e su chi pagherà il personale.

Il nodo centrale resta comunque il modo di accedere al Gorello e cosa fare in attesa che il portale per le prenotazioni inizi a funzionare.

Si potrà accedere al di fuori degli orari di apertura, cioè 8-20? Come sarà gestita, alla scadenza delle quattro ore, l’uscita dei visitatori per consentire l’ingresso del turno successivo? Si vocifera di multe a chi rimane all’interno: sarà davvero così? Come sarà garantita alle strutture e ai ristoranti la priorità sulle prenotazioni? Come funzionerà il sistema di prenotazione per le strutture ricettive? Quanti saranno i posti per ogni struttura e come verrà fatta la prenotazione?

Sembra che alle strutture del territorio spetti l’80 per cento degli accessi e il restante 20 per cento da dividersi fra i mancianesi e turisti mordi e fuggi.

Per il momento il Comune non rilascia dichiarazioni in merito. Chi invece parla è Giulio Detti, capogruppo della minoranza di Tradizione e Futuro. «Sono moltissime le richieste che le strutture ricettive hanno rivolto a noi della minoranza. Ci sono moltissimi punti non chiari e problemi operativi evidenti. A mio avviso – dice Detti – questa scelta gestionale del Gorello è una vera e propria follia che crea un danno economico al comune di Manciano e ai comuni vicini in un momento in cui si dovrebbe lavorare verso la ripresa e non per creare danni. Noi chiediamo un immediato ritiro del provvedimento deciso dalla giunta di Mirco Morini per la gestione delle Cascatelle. È assurdo che il sistema di prenotazioni a oggi non funzioni e le persone però inizino a prenotare. Gli operatori non sanno dare risposte in assenza delle quali le strutture subiranno un danno. In un mondo normale tutto questo doveva già essere stabilito in autunno per finire il sistema di prenotazione a gennaio e non arrivare lunghi come adesso. Basti pensare che il Comune ha inviato adesso i moduli alle strutture ricettive per conoscere il numero dei posti letto. Ancora questo dato il Comune non lo aveva». E non è un dettaglio, visto che, secondo indiscrezioni, a ogni struttura sarebbe riservato un numero di ingressi pari al 10 per cento dei posti letto. —

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