Fiorentina, Pioli esonerato: interviene Commisso dagli Stati Uniti – Il racconto delle folli ore viola: chi arriva ora
Il secondo mandato del tecnico emiliano sulla panchina viola si chiude con un bottino magro: appena quattro punti in dieci giornate di Serie A e una squadra invischiata nella lotta per non retrocedere
Il rapporto tra Stefano Pioli e la Fiorentina si è ufficialmente concluso nella mattinata di martedì 4 novembre, con un esonero che ha messo fine a giorni di tensione e incertezza. Il tecnico emiliano, nonostante le pressioni interne, ha scelto di non dimettersi, costringendo la società a intervenire direttamente per chiudere una situazione diventata insostenibile. La decisione è arrivata dopo un confronto interno e l’approvazione definitiva da parte del presidente Rocco Commisso, che ha seguito l’evolversi della vicenda dagli Stati Uniti. Il patron viola, irritato dal muro alzato da Pioli, ha dato il via libera alla comunicazione ufficiale del cambio in panchina.
Una rottura annunciata
Il clima attorno alla squadra era diventato sempre più pesante dopo la sconfitta interna contro il Lecce, che ha lasciato la Fiorentina all’ultimo posto in classifica. Contestazioni dei tifosi, dimissioni del direttore sportivo Daniele Pradè e una squadra apparsa smarrita hanno contribuito ad accelerare la fine del ciclo Pioli. Il tecnico, presente lunedì 3 novembre al Viola Park per l’allenamento di scarico, ha mantenuto la sua posizione fino all’ultimo: «Ho un contratto, io lo rispetto. Se volete mandarmi via, fatelo voi». E così è stato. Nella mattina di martedì 4 novembre, la dirigenza ha annullato la seduta prevista, anticipando di fatto l’esonero, poi ufficializzato nel pomeriggio.
Un bilancio negativo
Il secondo mandato di Pioli sulla panchina viola si chiude con un bottino magro: appena quattro punti in dieci giornate di Serie A e una squadra invischiata nella lotta per non retrocedere. In Conference League, il cammino era stato più positivo, con due vittorie su due, ma non sufficienti a salvare la situazione.
Caccia al successore
Con l’addio di Pioli, si apre ora la fase di scelta del nuovo allenatore. Tra i nomi valutati dalla dirigenza spunta quello di Roberto D’Aversa, che avrebbe superato altri candidati come Thiago Motta, Valoti e Palladino, complice l’urgenza di una decisione rapida.
Il comunicato del club
Alle 11,45 di martedì 4 novembre arriva la nota ufficiale della Fiorentina: «ACF Fiorentina comunica che Stefano Pioli è stato sollevato, in data odierna, dall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile. La Società desidera ringraziare il tecnico e il suo staff per la professionalità dimostrata nel corso del loro lavoro. La guida tecnica della Prima Squadra è stata, temporaneamente, affidata, a partire dall’allenamento di questo pomeriggio, a mister Daniele Galloppa».
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