Il Tirreno

Firenze

La Fiorentina cerca il poker E Palladino sfida i suoi tabù

di Brunella Ciullini
Richardson contro il San Gallo in Conference,  (Lapresse)
Richardson contro il San Gallo in Conference, (Lapresse)

Stasera la Roma al Franchi: Kean ancora in forse, l’ultimo esame previsto stamani Il tecnico viola non ha mai vinto nelle sfide contro i giallorossi e il collega Juric

27 ottobre 2024
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FIRENZE. Due vittorie in quattro giorni con dieci gol realizzati rappresentano un bel biglietto da visita per la Fiorentina aspettando di sfidare la Roma stasera al Franchi. Un altro esame per Raffaele Palladino e i suoi giocatori anche se la formazione giallorossa, che ha già cambiato l'allenatore nelle prime giornate passando da De Rossi a Juric (la cui posizione, a sua volta, non sembrerebbe così salda), è al momento protagonista di una prima parte di stagione piuttosto discontinua a livello di risultati e prestazioni. Riuscire a batterla permetterebbe ai viola di consolidare il momento magico e soprattutto una classifica che profuma di Europa che conta. Questo è l'obiettivo del tecnico in una vigilia di silenzio, senza dichiarazioni (neppure sui canali ufficiali del club) e senza la pubblicazione della lista dei convocati che verrà diramata nella mattinata odierna, dopo la rifinitura al Viola Park dove i giocatori si ritroveranno dopo una serata trascorsa in famiglia, senza ritiro. Dopo aver raccolto poco nelle prime gare della stagione, nelle ultime settimane però il vento è cambiato da queste parti e sta spingendo l'ex tecnico del Monza e il proprio gruppo. Lo dimostrano i cinque successi ottenuti dopo la sconfitta per 3-2 subita il 15 settembre a Bergamo con l'Atalanta, la prima e per adesso unica (Palladino farà i debiti scongiuri): da allora la Fiorentina ha disputato sei partite vincendone cinque di cui tre in campionato (2-1 con Lazio e Milan e 6-2 domenica a Lecce) e due in Conference League (2-0 con il The New Saints e 4-2 l'altra sera in Svizzera contro il San Gallo), pareggiando 0-0 il derby a Empoli. Un ruolino di marcia che conferma la crescita costante della squadra che oltretutto negli ultimi impegni ha dovuto fare a meno delle stelle Kean e Gudmundsson. Se per rivedere in campo quest'ultimo occorrerà attendere alcune settimane, dopo la sosta per le Nazionali, per il centravanti arrivato in estate dalla Juventus l'auspicio nel clan viola è recuperarlo per oggi. Costretto a uscire alla fine del primo tempo contro il Lecce per una distorsione alla caviglia sinistra, Kean ha seguito i compagni nella trasferta di coppa per proseguire il lavoro di riabilitazione provando a intensificare i carichi durante gli ultimi allenamenti in cui, come ha spiegato Palladino, ha cercato di inserirsi in gruppo proprio in previsione di un suo recupero per la sfida con la Roma. Un ulteriore provino il numero 20 viola lo farà stamani, sarà quella decisivo e definitivo per sciogliere qualsiasi dubbio. Nell'attesa trapelano un pur cauto ottimismo e la sensazione che se non ci saranno imprevisti Kean dovrebbe presentarsi regolarmente al suo posto al centro dell'attacco, sostenuto alle spalle da Colpani (in panchina in coppa), Beltran (in campo con il San Gallo nel finale) e Bove, a meno che l'ex giallorosso (nella Roma stanno aumentando i rimpianti per averlo lasciato partire) non venga arretrato in mediana accanto a Cataldi, qualora Palladino dovesse decidere di far rifiatare Adli sempre titolare nelle ultime tre partite. Rispetto a giovedì si annunciano di nuovo in campo dal primo minuto De Gea, Dodo, Comuzzo, Ranieri e Gosens, gran parte quindi della formazione che ha battuto il Milan e travolto il Lecce e con cui il tecnico viola proverà a sfatare due tabù in un colpo solo, considerando che mai ha battuto la Roma da quando allena in serie A (un pareggio e due sconfitte) né ha mai superato il collega Juric in tre sfide contrassegnate da due pareggi e un ko. Senza dimenticare che vincere significherebbe per lui e la sua Fiorentina centrare il poker e continuare a salire e a sognare.

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