Il Tirreno

Firenze

Quasi una squadra in giro per il mondo

di Francesco Gensini
Quasi una squadra in giro per il mondo

I calciatori in Nazionale sono nove, ma Italiano non intende perdere tempo

05 settembre 2023
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FIRENZE. «Anche se qualcuno andrà via, durante la sosta rimugineremo su quello che è stato contro l’Inter e cercheremo di migliorarci cercando di eliminare gli errori». L’ha detto Vincenzo Italiano nell’analisi della partita e della sconfitta al “Meazza” incrociando e centrando obiettivi e difficoltà di questi otto-nove giorni che la Fiorentina da domani, giorno di ripresa degli allenamenti al “Viola Park”, affronterà verso la ripresa del campionato di domenica 17 al Franchi contro l’Atalanta. Avversario mai semplice, gara mai banale.
E il tecnico siciliano è atteso da un compito non semplice per l’assenza di tanti elementi, con rientro alla spicciolata non prima della metà della settimana prossima. Più di qualcuno è andato via: nove, per la precisione, e non c’è reparto che ne sia rimasto immune. L’unico aspetto diciamo così positivo è che dei nuovi, cioè di quelli che più hanno bisogno di direttive e conoscenze per entrare dentro il modo di giocare della Fiorentina, hanno preso la strada di casa per rispondere alla chiamata delle proprie rispettive Nazionali soltanto Beltran e Mina. Soltanto si fa per dire, considerando l’importanza del ruolo dell’argentino e il ritardo del colombiano che non ha giocato nemmeno un minuto: questo è il dazio da pagare alle Nazionali durante la stagione e specie all’inizio, quando i dubbi sono più delle certezze. Quattro i difensori a cui Italiano dovrà rinunciare in questi giorni, con ben tre centrali lontani da Firenze che causano ovviamente una carenza di risorse nel ruolo per le prove nei movimenti e nelle marcature (fondamentali): sono rimasti soltanto Martinez Quarta e Ranieri, perché oltre all’ex Everton (la sua Colombia se la vedrà con il Venezuela venerdì e con il Cile mercoledì 13, quindi tra lontananza e lunghezza del viaggio sarà di ritorno a due giorni dalla ripresa del campionato: debutto ancora rimandato di sicuro) non ci sono capitan Biraghi, chiamato da Spalletti per la “nuova” Italia contro Macedonia del Nord (sabato) e Ucraina (martedì 12), Milenkovic che sarà impegnato contro Ungheria e Lituania venerdì e lunedì (il serbo sarà il primo a tornare Firenze, buona notizia), Kayode e Comuzzo che vestiranno nell’ordine la maglia azzurra della Under 21 (contro Lettonia e Turchia) e della Under 20 (contro Germania e Repubblica Ceca). Disagi limitati a centrocampo per la sola partenza di Amatucci, compagno di Comuzzo nella Under 20, mentre in attacco, detto di Beltran, vanno aggiunti Nico Gonzalez che insieme all’ex River (alla prima nell’Albiceleste) giocherà contro Ecuador (venerdì) e Bolivia (martedì), e Kouame che se la vedrà contro Lesotho (sabato) e Mali (martedì) con la sua Costa d’Avorio. La statura internazionale attraverso i propri calciatori è sempre motivo di soddisfazione per un club e per un allenatore, ma Italiano adesso vuole i miglioramenti: assenti o no. 
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