Terracciano-Gollini: tra i pali viola è sfida aperta
Nei primi quattro test, la Fiorentina ha incassato un solo gol al passivo (con Terracciano, contro il Trento): adesso, l’asticella si alza e nessuno intende accontentarsi, soprattutto in porta. L’ex Atalanta ha il coltello tra i denti: ha nove mesi di tempo per convincere i dirigenti del club di Commisso a investire sul suo cartellino
FIRENZE. Un po’ per le tante partite che si prospettano all’orizzonte (in caso di qualificazione alla fase a gironi di Conference League, da qui alla sosta per il Mondiale, la Fiorentina scenderà in campo 23 volte, più di qualunque altra squadra) , e un po’ pure perché Vincenzo Italiano ha sempre preferito la via dell’alternanza. Le porte viola, insomma, rischiano di farsi girevoli anche quest’anno.
Terracciano, che la passata stagione, pur partendo dalle retrovie, ha saputo prendersi una maglia dall’inizio 31 volte (su 38) , ha già raccolto il guanto di sfida. Conosce molto bene le dinamiche del gioco del tecnico viola, da questo punto di vista parte avvantaggiato come spiegato dallo stesso allenatore, ma Gollini farà di tutto per "spodestarlo" fin dall’inizio. La competizione, sanissima tra tutti i componenti del gruppo incluso il terzo Rosati, è pronta a farsi valore aggiunto, anche tra i "numeri uno": «Non mancheranno i momenti difficili - ha ribadito ieri Terracciano ai canali ufficiali della Fiorentina -, sarà come affrontare due campionati ristretti: la passata stagione abbiamo accusato qualche passo falso, ma siamo sempre riusciti a rialzarci». È anche questo che ha cercato di trasmettere da subito ai nuovi, la forza dello spogliatoio. «Il nostro gruppo è talmente semplice e sano che basta veramente poco per inserirsi e i nuovi lo hanno fatto alla svelta».
Comunque vada, la sfida sarà tra giganti tra i pali. Gollini metterà sul piatto la sua esperienza, anche in campo internazionale, con 20 presenze tra Champions League, qualificazione all’Europa League e Conference League, mentre Terracciano riporterà quanto imparato pure nella passata stagione quando, con i suoi interventi, si è ritrovato a gettare le basi del ritorno in campo europeo della sua squadra. Quando i tempi saranno maturi, si potrà poi arrivare al prolungamento dell’accordo (l’attuale è in scadenza nel 2023, al termine del campionato) , prima però c’è da concentrarsi sul campo. «Qui in Austria si è iniziato a lavorare sul serio - ha continuato -. A Moena ci siamo soffermati sulla preparazione fisica, adesso ci aspettano amichevoli importanti che ci aiuteranno a capire come stiamo davvero. Questi test sono tappe di avvicinamento in vista degli impegni ufficiali: li affronteremo sul serio, perché ci daranno e un quadro generale, ma le sensazioni sono molto positive».
La competizione in porta, insomma, viaggia veloce. Ieri, la partitella d’allenamento, in Austria, l’hanno vinta Gollini e Rosati: Terracciano e il giovane Cerofolini sono stati costretti ad inghiottire il rospo, rinviando la rivincita a oggi. Nelle tre amichevoli in programma, ci sarà spazio per tutti: l’attenzione di Italiano si concentrerà soprattutto sui meccanismi difensivi da perfezionare in vista dell’inizio stagione. Nei primi quattro test, la Fiorentina ha incassato un solo gol al passivo (con Terracciano, contro il Trento) : adesso, l’asticella si alza e nessuno intende accontentarsi, soprattutto in porta. Gollini ha il coltello tra i denti: ha nove mesi di tempo per convincere i dirigenti del club di Commisso a investire sul suo cartellino 8 milioni di euro e non vuole perdere l’occasione. Ha scelto Firenze per tornare ad essere protagonista, perché le vibrazioni avvertite fin da subito sono state positive. Ecco perché punta a chiudere il cerchio. Esattamente come Terracciano, che con la maglia viola indosso ha saputo prendersi belle rivincite. La sfida è apertissima e la Fiorentina resta lì, pronta a beneficiare dell’alto livello di competitività che ne verrà fuori. Che, poi, è l’unica cosa che conta.