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Firenze, doppio via libera per Santa Maria Novella: via a social housing e piazza Mediterranea

di Mario Neri

	I rendering di come dovrebbe venire la nuova piazza Mediterranea e uno schema di distrubuzione delle funzioni nel complesso
I rendering di come dovrebbe venire la nuova piazza Mediterranea e uno schema di distrubuzione delle funzioni nel complesso

Assegnato l’appalto da oltre 530mila euro per trasformare l’ex scuola Marescialli in alloggi. Via libera anche alle verifiche del progetto definitivo per creare il nuovo spazio pubblico nel complesso

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FIRENZE. Un doppio via libera che sposta finalmente in avanti due tra i dossier più attesi di Santa Maria Novella. Con due determinazioni dirigenziali approvate a fine settembre, Palazzo Vecchio ha messo nero su bianco l’affidamento dei lavori per il social housing nell’ex Scuola Marescialli e l’incarico per la verifica della progettazione della nuova piazza “Mediterranea”, cuore della futura rigenerazione del complesso.

Il primo atto (DD/2025/06869) assegna a Realizzazioni Srl l’appalto da oltre 530 mila euro (su un quadro economico complessivo di circa 909 mila) per trasformare una parte della ex scuola Marescialli in alloggi di edilizia sociale. Una gara negoziata con ribasso del 20,12 per cento, che segna l’avvio concreto della seconda fase dell’intervento di housing. L’impresa romana si è impegnata a garantire i tempi di cantiere previsti dagli atti di gara e coperti da polizza biennale. Il cantiere dovrebbe quindi aprire entro l’autunno, con conclusione entro due anni dalla consegna lavori.

Il secondo provvedimento (DD/2025/06865) riguarda invece la futura piazza Mediterranea, spazio pubblico disegnato nel cuore del complesso e presentato più volte come tassello simbolico della rigenerazione. L’incarico di supporto al Rup per la verifica del progetto esecutivo è stato affidato a Politecnica Ingegneria e Architettura Soc. Coop. per un importo di 22 mila euro. In questo caso i tempi sono stringenti: l’affidatario dovrà concludere la verifica in 30 giorni, con penali dell’1 per mille per ogni giorno di ritardo. È l’ultimo passo tecnico prima di mandare in gara i lavori. Due provvedimenti molto attesi, perché da anni si parla di aprire alla città spazi oggi in gran parte chiusi o sottoutilizzati. La trasformazione di Santa Maria Novella è stata annunciata più volte: nel 2023 con i primi rendering della piazza, nel 2024 con l’inserimento degli alloggi sociali nel piano triennale delle opere pubbliche, nel 2025 con i progetti di fattibilità. Ogni volta con la promessa di farne un polo culturale e sociale, capace di integrare funzioni abitative, spazi museali, depositi accessibili e una piazza verde e fruibile.

Le polemiche non sono mancate: comitati e opposizioni hanno più volte chiesto garanzie sulla tutela del complesso monumentale, sui costi di gestione e sulla coerenza delle nuove funzioni. C’è chi teme che i tempi si allunghino ancora e che gli spazi rimangano cantieri infiniti. Ma con l’assegnazione dei lavori per il social housing e la verifica esecutiva per la piazza, le carte adesso diventano cantieri. A distanza di quasi due decenni dai primi progetti, Firenze vede muoversi i tasselli concreti. Santa Maria Novella, da promessa e annuncio, entra finalmente nella fase di realizzazione.
 

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