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La protesta

Firenze, studenti di Michelangiolo e Castelnuovo in presidio per Flotilla e Gaza: traffico bloccato in via della Colonna


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Contestazioni anche a Porta Romana e al polo universitario di via Laura. E domani la mobilitazione si allargherà: cortei in tutta Italia, a Firenze partenza dalla Fortezza da Basso

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FIRENZE. Alle otto in punto, davanti al portone massiccio del liceo Michelangiolo e a quello del Castelnuovo, via della Colonna si è trasformata in una barricata improvvisata. Gli studenti del Miche, prima una ventina, poi centinaia, hanno steso striscioni, acceso i megafoni, invaso la carreggiata.

Autobus fermi, automobilisti che suonano, il traffico del centro storico bloccato. “Blocchiamo tutto!”, urlano i ragazzi, e non sembra solo uno slogan: è la sintesi rabbiosa di una generazione che legge le notizie da Gaza sul cellulare e decide che non può restare immobile.

Il bersaglio è l’intervento dell’esercito israeliano, che ieri ha fermato la Global Sumud Flotilla diretta verso la Striscia con a bordo aiuti umanitari. Arresti, sequestri, missione interrotta. La risposta, qui, è il presidio studentesco: solidarietà al popolo palestinese, denuncia del blocco navale, e la sensazione – per molti – che la guerra non sia più così lontana. “Siamo qui perché è ingiusto: chi porta medicine e cibo non può essere trattato come un criminale”, dicono i ragazzi. Alcuni poi sono entrati a scuola con la promessa di tornare in piazza nelle prossime ore. La circolazione dei bus urbani è stata bloccata da una lunga fila di mezzi fermi, mentre i manifestanti sventolavano bandiere palestinesi e intonavano cori come "Siamo tutti antisionisti". Al liceo artistico Porta Romana, invece, la protesta ha preso forma all'interno del parco delle Scuderie. Sulla facciata dell'istituto è stato esposto uno striscione con la scritta: "Stop genocidio".

Intanto, un gruppo di studenti dell'Università di Firenze ha occupato l'atrio dell'edificio di via Laura, sede del Polo degli studi umanistici e della formazione, e sta dando vita a un'assemblea, in segno di protesta all'azione israeliana contro le navi della Flotilla.

La protesta si aggancia a quella esplosa in città ieri sera, quando la notizia del blitz dell’Idf ha fatto scattare un sit-in spontaneo in piazza Santissima Annunziata. Un filo diretto che lega piazze diverse, anime differenti, dentro lo stesso sentimento di urgenza. “Non è politica, è umanità”, si affretta a precisare uno studente. Ma i cori, i cartelli e la rabbia indicano già un salto di scala.

Domani, venerdì 3 ottobre, la mobilitazione si allargherà: cortei in tutta Italia, a Firenze partenza dalla Fortezza da Basso. Gli studenti del Michelangiolo, intanto, restano qui, davanti al portone della loro scuola ottocentesca, il vivaio della Firenze che conta, tenendo fermi i bus e le lezioni. Guardano verso la strada, non verso l’aula. Perché, dicono, questa è la lezione che conta.

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