La ricostruzione
«A Firenze alberghi troppo cari, così la città ha perso i campionati di pallanuoto»: l’allarme del patron della Rari Nantes
Lo sfogo di Andrea Pieri, vicepresidente vicario della Federazione Italiana Nuoto: «Per una notte in un hotel intorno a Bellariva chiedono anche più di 200 euro a persona. Abbiamo dialogato con il Comune, ma gli albergatori non hanno interesse a rinunciare a un po’ di introiti»
FIRENZE. «I prezzi degli alberghi in città sono troppo alti, le strutture sono sature, per noi è impossibile organizzare eventi sportivi che richiamino società dal resto d’Italia. E se guardiamo a quelle che arrivano dall’estero è ancora più difficile, non possiamo andare avanti così». Queste le parole di Andrea Pieri, presidente della Rari Nantes Florentia e vicepresidente vicario della Federazione Italiana Nuoto. Uno sfogo quello del patron della società di nuoto che ha fatto crescere tanti campioni contro una Firenze «sempre più cara e piena di turisti che non permette il normale svolgimento delle attività sportive».
Pieri, la realizzazione di eventi di rilievo nazionale e internazionale a Firenze è diventata un problema, quali sono gli ostacoli reali?
«Organizzare eventi sportivi a Firenze è diventato proibitivo, sia a carattere nazionale e ancor più a carattere internazionale, mi sto riferendo al nostro mondo specifico che è quello del nuoto e di una Rari Nantes Florentia che ha un nome ben conosciuto e di alto livello che insieme alla mia presenza in federazione avrebbe fatto sì che eventi importanti fossero presenti in città, ma questo purtroppo non accade e il motivo principale è quello dell’ospitalità, della logistica, degli alberghi introvabili e di quelli disponibili dobbiamo lamentare i prezzi molto elevati. Intorno a Bellariva una pensione completa può arrivare fino a oltre 200 euro al giorno, quindi una situazione che non permette alle società che svolgono la nostra attività di poter essere presenti».
Quali gare siete stati costretti a far saltare?
«Non abbiamo fatto Il trofeo città di Firenze che nei due anni precedenti aveva avuto un ampio riscontro, non abbiamo fatto il Collegiale di Pallanuoto femminile e maschile, i campionati italiani di nuoto sincronizzato, perché le uniche volte che avevamo avuto possibilità sono state fatte grazie all’ospitalità del Centro Tecnico Federale di Coverciano. Per quanto riguarda la richiesta per la calendarizzazione di partite ufficiali delle nazionali poi è impossibile, perché gli unici periodi disponibili, novembre e agosto, non sono mesi dove possono essere effettuate. Eppure, le strutture, seppure vecchie, per ospitare questi eventi le abbiamo».
L’applicazione della la legge sullo sport che cosa ha significato per voi?
«Questo è un altro problema importante, la legge sullo sport di benefici agli atleti ne porta ben pochi e alle società porta costi spaventosi. I collaboratori avevano prima un semplice contratto di collaborazione, oggi tutto diventa legato alla società per le tassazioni che abbiamo e in più per noi ha portato ad aggiungere altre due persone nel nostro organico che si occupino della questione; la Rari Nantes ha ben 340 collaboratori di cui 40 dipendenti. Dunque, è chiaro che andiamo incontro a delle gravità, parlando di buste paga, che non sappiamo come risolvere. Da aggiungere c’è il tema della pratica dell’attività agonistica, perché oggi come sappiamo le tariffe energetiche sono spaventose, i nostri impianti vanno ad acqua calda, quindi il tutto diventa particolarmente oneroso. Per fortuna, prendiamo la parte positiva, ci stiamo addentrando nella stagione estiva e ne avremo meno bisogno. In chiosa parlo anche degli spazi che mancano per i ragazzi che si devono allenare, le nostre piscine sono poche e gli impianti sono vecchi».
C’è stato un dialogo tra voi, Comune e associazioni di categoria?
«C’è un dialogo tra noi e il Comune di Firenze, con l’assessora Letizia Pierini abbiamo avuto disponibilità per interloquire con la fondazione che si occupa del mondo della logistica alberghiera, ma essendo l’occupazione completamente satura, gli alberghi non hanno interesse di fare scelte che potrebbero avere un incremento minore. L’unica possibilità sarebbe quella di trasferire i gruppi degli atleti nelle zone limitrofe della città come già accade con i turisti, con flotte di pullman che si immettono nella città al mattino. In tutto questo a rimetterci è anche la valorizzazione del territorio perché lo sport potrebbe essere un valore aggiunto che richiama non solo gli atleti ma anche gli organi di informazione, le televisioni».
Pieri, nel marzo 2024 è arrivata l’assoluzione per insussistenza dei fatti nel processo in cui eravate accusati di occupazione abusiva di suolo demaniale con la piscina su lungarno Ferrucci, un processo che lei ha definito un percorso dalle ceneri al Rinascimento. Oggi lei è al suo quinto mandato alla guida della Rari Nantes Florentia, che futuro vede dopo tutte le vicissitudini superate e le attuali?
«Undici anni di processi con accuse pesanti sia a livello penale che civile hanno lasciato il segno e ci vorrà del tempo per smaltirle, io ho difeso un bene che non è mio ma della città e sono fiero di averlo restituito a Firenze per i suoi 120 anni di storia. Potrei chiedere i danni personali ma non lo farò. Devo ringraziare tutte le persone che mi sono state accanto».
Parlando di sport, molti i successi raccolti nell’ultimo periodo, è così?
«È un momento ottimo, nella pallanuoto con le poche risorse, siamo riusciti a creare una squadra di giovani interessanti che stanno lottando per rimanere in serie A. Immense le soddisfazioni per il nuoto, con Zazzeri e Megli in primis candidati alle prossime Olimpiadi, ma tutto il gruppo è notevole come dimostrato i risultati dei campionati a Riccione, come la staffetta 4x200 stile libero femminile che ha vinto con tutte le altre concorrenti. Il sincronizzato poi è un serbatoio sempre più competitivo che ha un riscontro sempre maggiore».
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