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Elezioni a Firenze, Nardella: «Siamo al 66%». Italia Viva: «Fa di tutto per sabotare l’alleanza»

di Valentina Tisi
Elezioni a Firenze, Nardella: «Siamo al 66%». Italia Viva: «Fa di tutto per sabotare l’alleanza»

Infuria la polemica sulle dichiarazioni rilasciate dal sindaco. I renziani fra ironia e critiche dure: «Se è davvero al 66% allora procediamo subito all’incoronazione». E la destra salta sul carro della bagarre

31 gennaio 2024
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FIRENZE. «La candidata Sara Funaro è una donna di grandissima capacità, che stimo molto perché ha lavorato con me molti anni e la nostra amministrazione è apprezzata dai cittadini, siamo stati eletti due volte al primo turno, i sondaggi ci danno al 66% di gradimento». È bastata questa frase, pronunciata ai microfoni di Rainews24, a far piovere sul sindaco Dario Nardella una sequela di polemiche. I primi ad indignarsi per quella che aveva tutta l’aria di una dichiarazione di autosufficienza alle urne sono stati gli esponenti di Italia Viva, con cui il dialogo in vista delle comunali è in corso ma molto complicato.

«Nardella dice Pd al 66% a Firenze? Se è così noi sindaco ci arrendiamo – ironizza Francesco Grazzini, coordinatore fiorentino di Iv - non facciamo le elezioni e procedi pure con l'incoronazione in Piazza Signoria! Noi abbiamo candidato Stefania Saccardi. E la folla del Puccini ci dimostra che Italia Viva farà un grande risultato».  Ancora più netta la reazione del coordinatore regionale Nicola Danti: «Dario Nardella sta facendo di tutto per far saltare l'eventuale accordo con Italia Viva. È ammirevole la sua tenacia nel volere mandare la candidata Sara Funaro al ballottaggio delle prossime amministrative a Firenze. Temo che i cittadini lo accontenteranno».

All’inizio le dichiarazioni di Nardella finiscono nelle agenzie in virgolettati sintetici, così lo staff interviene inviando una dichiarazione letterale delle parole dette. Obiettivo: precisare che quel 66% era riferito al gradimento ottenuto nei sondaggi dalla sua amministrazione e non dalla candidata Funaro. Ma a leggerlo bene, il letterale, è in effetti equivocabile, frutto dell’oralità. Nel suo intervento il sindaco aveva tentato anche di parlare di alleanze: «A Firenze siamo impegnati a trovare un’intesa. In città dove abbiamo vinto come Foggia o Brescia il centrosinistra era unito ed è riuscito a coinvolgere tutte le forze. A Firenze stiamo facendo la stessa cosa» e riferendosi al dialogo con Italia viva aveva aggiunto: «La candidata Funaro ha messo insieme una coalizione già larga, da Azione a Sinistra italiana, al momento Iv non c’è ma il partito sta dialogando con tutte le forze che sono al di fuori per aggregare il più possibile. Il Pd a Firenze è forte ed è in condizione di poter dialogare tenendo la barra dritta sul programma e la candidata. Ma da sindaco non trovo corretto intromettermi nel lavoro che stanno facendo il partito e la candidata che guardano al futuro». Quel 66% però ha calamitato l’attenzione di tutti, opposizione compresa. «Nardella rimetta i piedi per terra e pensi piuttosto alle tante questioni che lascerà aperte alla fine del mandato. Smettiamo di mistificare la realtà e non spaventiamo i cittadini – commentano i consiglieri di Fratelli d’Italia a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi e Jacopo Cellai - Nella smorfia napoletana, che il sindaco Nardella conoscerà sicuramente bene, il 66 sono le due zitelle.  Anche perché questi numeri, ci pare evidente, li ha tirati fuori da un sondaggio fatto alla tombola o al bingo al circolo delle Vie Nuove, altrimenti non si spiegherebbe un indice così alto».

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