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Firenze, la sfida di Morello per il Meyer. E per l’Asl in pole c’è Valerio Mari

di Giulia Poggiali
Giani insieme a Morello in conferenza stampa
Giani insieme a Morello in conferenza stampa

Ma l’Ordine elogia Zanobini: «Con lui il pediatrico diventato eccellenza»

31 agosto 2023
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FIRENZE. «Sono enormemente grato dell’incarico ricevuto e per me, ritornare qui, è una sfida. Stimolare la ricerca è il nostro primo obiettivo». È con queste parole che Paolo Morello Marchese, il nuovo direttore generale del Meyer, ex direttore dell’Asl Toscana Centro, annuncia la sua nomina. Mantenere il livello di eccellenza, noto non solo in Toscana ma in tutta Italia, è il cuore dell’interesse non solo del nuovo dirigente, ma anche di tutti i medici e le dottoresse che lavorano ogni giorno nelle sale dell’“ospedalino”, come viene chiamato affettuosamente la struttura. Paolo Morello è medico dal 1982, specializzato prima in gastroenterologia e poi in igiene e tecnica ospedaliera.

Il ruolo di direttore al Meyer non è comunque una novità: infatti, l’incarico lo ricoprì da febbraio del 2004 a gennaio 2009, ed è merito suo il trasferimento dalla vecchia sede di via Luca Giordano alla nuova sede dell’ex villa Ognissanti, avvenuto nel 2007. L’Ordine dei Medici, tuttavia, non dimentica l’impegno del direttore precedente, Alberto Zanobini, ringraziandolo del suo operato: «Il Meyer in questi anni ha assunto nel panorama, non solo toscano, ma italiano un ruolo di protagonista, diventando un’eccellenza e un vero riferimento per tanti giovani pazienti in cerca di cure specialistiche – spiega Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri di Firenze e provincia – . L’azienda si appresta ora a cambiare guida, con il dottor Morello, ma siamo certi che proseguirà quel percorso di qualità, in termini di cura, tecnologie e risorse umane, che l’ha fino ad oggi contraddistinta. Occorre ringraziare il direttore generale dell’ospedale pediatrico fiorentino, Alberto Zanobini, ora alla scadenza del suo incarico, per il lavoro svolto in questi anni». Un plauso che suona come un sostegno a Zanobini che, al momento, è indagato nell’inchiesta Concorsopoli. Intanto si pensa al futuro dell’Asl Toscana Centro. Nessuna certezza, ancora, ma sono tanti i nomi che circolano. Giani dice di non avere ancora un nome in testa. Ma i rumors sulla successione di Morello si rincorrono. E fra i favoriti c’è Valerio Mari, giovane, quarantenne e stretto collaboratore di Morello che Giani potrebbe scegliere per attuare quel ricambio degli alti dirigenti sanitari nominati da Enrico Rossi che vorrebbe attuare da tempo. Non si esclude il nome di Antonio D’Urso, esperto direttore della Asl Sud-Est, noto nella sanità anche a livello nazionale. E poi Federico Gelli, ma la sua nomina è di difficile attuazione: non è previsto il suo trasferimento dal dipartimento alla Salute e lui stesso non vorrebbe andarsene da via Alderotti. Per questo si pensa anche a Katia Belvedere, che è stata in Regione e adesso è al capo dell’Ispro (l’istituto oncologico) e a Monica Piovi, che guidava Estar, l’ente che gestisce gli acquisti per aziende sanitarie e ospedaliere. Per ultimo, Giani potrebbe valutare Joseph Polimeni, al momento in Friuli, ma che in passato ha avuto l’occasione di arricchire il suo curriculum in Toscana. La scelta del successore di Morello sarà centrale per il futuro. La sanità nell’area centrale della Toscana sarà un tema decisivo nella campagna elettorale del Pd per le regionali del 2025, ma un test saranno già le comunali di Firenze il prossimo anno. Con l’arrivo del nuovo dg, Emanuele Gori, oggi reggente al posto di Morello, tornerebbe a fare il direttore sanitario.
 

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