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Firenze, l’ex assessora Del Re prepara già la corsa al Comune. E impazza il toto-rimpasto

di Luca Gasperoni
Firenze, l’ex assessora Del Re prepara già la corsa al Comune. E impazza il toto-rimpasto

L’ex assessora pronta a lanciare un’associazione e la campagna elettorale per il 2024. Il sindaco Nardella: «Ora una giunta programmatica»

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FIRENZE. Nella calma apparente del giorno dopo Palazzo Vecchio si riscopre in trincea. C’è chi compatta le truppe dem in vista degli ultimi mesi al comando e chi si prepara ad arruolare l’esercito per la battaglia all’orizzonte, le elezioni del 2024. L’escalation di tensioni, culminata con lo scontro frontale e la sfiducia, alla fine ha preparato il terreno a una guerra di logoramento. L’ex assessore, Cecilia Del Re, infatti, non è intenzionata ad arrendersi nonostante la scelta di tenere un basso profilo. L’idea, racconta chi è vicina all’ex assessora campionessa di preferenze nel 2019, è creare un’associazione culturali per raccogliere sostenitori (e chissà, magari anche finanziatori) in vista dell’anno prossimo, con tanto di tour cittadino per presentare la sua visione di città ai fiorentini. E, allo stesso tempo, sfruttare la pattuglia di consiglieri fedeli per minare l’azione di governo, già incerta a causa delle scorie post primarie e dalle regolari incursioni renziane. Dall’altro lato il sindaco di Firenze, Dario Nardella, dopo aver completato la verifica di maggioranza con i consiglieri annuncia per il 21 marzo una Giunta programmatica. Obiettivo blindare il Piano operativo comunale (Poc) e correre sui principali dossier negli ultimi mesi di mandato. Tutto mentre prende piede il toto-rimpasto legato alla delega urbanistica, trattenuta da Nardella in attesa di una decisione.

In pole c’è il braccio destro in giunta, l’assessore Giovanni Bettarini, altrimenti spazio a una new entry in quota Schlein come il presidente della commissione urbanistica, Renzo Pampaloni. In ogni caso il fermento non manca a Palazzo Vecchio. Il conto alla rovescia per maggio 2024, quando finirà l’era Nardella, è già partito. E lo strappo, poi degenerato in sfiducia, offre a Del Re l’occasione di dedicarsi a tempo pieno nella preparazione della candidatura. Il rebus principale è legato al sostegno: chiedere le primarie dem e sfidare la delfina designata, Sara Funaro, con l’incognita Andrea Giorgio, o tentare la corsa come candidata civica? E, nel caso, guardare a sinistra in virtù della fase favorevole o al centro, verso i renziani, sfruttando la fede riformista? Ancora presto per dirlo. Nel frattempo l’ex assessore medita una mossa analoga a quanto fatto da Nardella con ‘Punto su Firenze’: un’associazione culturale per radunare sostenitori e lanciare una serie di incontri in città. Anche per riannodare quel filo, oggi quasi spezzato dalla sfiducia, con le associazioni di categoria e il mondo imprenditoriale. Un’ipotesi che Del Re, a poche ore dalla sfiducia, dribbla ma non smentisce. «Quello che avevo da dire l’ho detto ieri (mercoledì, ndr) nel comunicato stampa. Nella parte finale dico che continuerò a dare il mio contributo per la città, ma non è ora il momento di parlarne». Nel frattempo il sindaco, a margine della presentazione del Poc organizzato dall’Ordine degli Architetti, mentre annuncia l’ok del Coni al restyling dello stadio, detta la linea per i prossimi mesi.

«Martedì prossimo convocherò una giunta programmatica con tutti gli assessori, con i dirigenti tecnici del Comune e i cinque presidenti dei quartieri per dare lo slancio finale a questi ultimi mesi di mandato: 15 mesi, 15 grandi priorità sul governo della città. Dal Pnrr alle opere pubbliche, dalle infrastrutture alla mobilità, dai servizi all'inclusione sociale, non possiamo perdere un giorno, dobbiamo guardare avanti e compattare tutto il gruppo dirigente. C'è molto lavoro da fare». Il sindaco dismette le chiacchiere post sfiducia: «Ai fiorentini non interessano le polemiche politiche ma i fatti». E sulla delega all’urbanistica chiarisce: «Cominciamo già da oggi a lavorarci, poi vedremo quelle che saranno le esigenze, non intendo darmi una data di scadenza». Ma le pressioni sotto traccia per un sostituto, già inoltrate dell’associazioni di categorie e rinnovate in maniera velata («Il tema richiede di essere seguito con la massima disponibilità ed impegno» dal presidente degli architetti fiorentini, Andrea Crociani), impongono la necessità di trovare presto una soluzione. Due le opzioni: ridistribuire le deleghe senza alterare la composizione di giunta o arruolare un altro componente, anche in ottica di far quadrare le esigenze correntizie o di alleanze.

Nel primo caso il candidato principale è l’assessore al Bilancio e commercio Bettarini, uomo di fiducia del sindaco. Piano B: il collega Stefano Giorgetti, più affine al tema avendo la delega alle grandi infrastrutture ma già molto impegnato. Per l’opzione nuovo componente la pista calda è il presidente della commissione urbanistica Pampaloni, utile sia per la competenza sul tema sia per il riassestamento a sinistra.
 

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