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Tramvia a Firenze, l'assessore Del Re rilancia: «Arrivi anche al Duomo»

Tramvia a Firenze, l'assessore Del Re rilancia: «Arrivi anche al Duomo»

Due sferzate dell’assessore all’Urbanistica ai capisaldi di Nardella. E parte la sfida ai pretendenti a Palazzo Vecchio

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FIRENZE. Nel giorno in cui il Poc della contesa dem riceve luce verde in Consiglio comunale con l’adozione condizionata da un ordine del giorno del Pd che chiede 22 modifiche, l’assessore all’urbanistica, Cecilia Del Re, spariglia le carte e rimette in discussione due capisaldi del sindaco Nardella: la tramvia e lo scudo verde.

Nel primo caso riportando in auge la proposta di un passaggio vicino al Duomo, nel secondo suggerendo una revisione del piano anti-inquinamento senza mettere in difficoltà i cittadini dell’area metropolitana. Una mossa leggibile come risposta alla progressiva perdita di centralità nello scacchiere di Giunta, prima con il taglio delle deleghe poi con il sorpasso della collega Sara Funaro come potenziale delfina per Palazzo Vecchio, a cui adesso si aggiungono come pretendenti l’assessore Andrea Giorgio e, chissà, l’assessora regionale Monia Monni, e poi al pressing della fronda dem che dopo la vittoria di Schlein ha spinto per un suo passo indietro. Nel mezzo però c’è spazio anche per una partita condivisa: quella sull’installazione dei pannelli fotovoltaici in tutta la città, compresa la buffer zona a Castello, che sembra preludere a uno scontro con la Soprintendenza cittadina. «La tramvia deve collegare la zona maggiormente frequentata dal maggior numero di lavoratori, così come deve arrivare fino al cuore del centro storico per non rendere quella che oggi è la zona più pedonale d'Europa la zona più inaccessibile d'Europa», sottolinea Del Re durante il suo intervento di presentazione del Poc.

Riguardo invece lo Scudo verde, il sistema di 81 telecamere per monitorare i veicoli in ingresso/uscita nella città, chiarisce: «Nel Pums si parla di “congestion charge” che non vale per i cittadini di Firenze e applica la tassazione non solo in base al tipo di mezzo inquinante ma anche in base alla residenza del proprietario del veicolo. Questo però crea una ferita tra Firenze e l'area metropolitana, specie di fronte a quei territori che ancora non hanno un mezzo di trasporto pubblico efficiente e comodo come la tramvia. Poiché abbiamo detto di volerle ricucire queste ferite e di voler lavorare davvero alla costruzione di una Grande Firenze, abbiamo voluto eliminare ogni riferimento sul modello di gestione che potesse comprometterne la discussione futura».

La soluzione, secondo l’assessore all’urbanistica è «il modello della ‘pollution charge’, che oltre a mettere davvero al centro i temi ambientali è più democratico e non penalizza i lavoratori che vengono a Firenze a lavorare dall'area metropolitana». Infine, riguardo alla sfida del fotovoltaico, Del Re sottolinea: «I cambiamenti climatici devono stare al centro della pianificazione urbanistica con scelte anche coraggiose come quella sul fotovoltaico che abbiamo compiuto anche discostandoci dal parere della Soprintendenza».

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