La protesta di Borgo San Frediano I residenti occupano la strada
«Gli operai volevano tracciare le linee dei parcheggi, li abbiamo mandati via»
FIRENZE. Commercianti e residenti hanno occupato Borgo San Frediano, e tra loro qualcuno era anche pronto a fare le barricate mettendo i mobili in mezzo alla strada. Il motivo della protesta? Ieri pomeriggio si sono presentati nel quartiere gli operai di Avr per realizzare le strisce per i parcheggi sul lato di strada che dà sugli edifici; passaggio che per gli abitanti preclude a un’azione specifica, la riapertura al traffico di Borgo San Frediano, che dovrebbe scattare a giorni. Un intervento che ha indispettito i cittadini che, sentendosi presi in giro, hanno reagito scendendo in strada.
In fin dei conti, ricordano gli abitanti del rione, durante il confronto del 16 febbraio avuto con l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti era stato stabilito di riaggiornarsi al 2 marzo e valutare insieme tra le varie soluzioni previste per la strada quale scegliere. In quell’occasione infatti erano state proposte da parte dell’amministrazione diverse opzioni come quella di riaprire il traffico con sosta alternata oppure di eliminare del tutto la sosta ampliando i marciapiedi. L’arrivo degli operai ieri è suonato quindi agli occhi dei cittadini come una decisione già presa, bypassando il confronto già fissato e mettendoli davanti al fatto compiuto. La scelta di posizionare i parcheggi davanti ai negozi poi non è proprio piaciuta ai commercianti che si troverebbero così le automobili posteggiate a ridosso delle vetrine delle loro attività anche durante l’attività di carico e scarico. Da lì la reazione, residenti e commercianti non hanno esitato a ribellarsi, sono stati circa una trentina a scendere in strada, e alla fine gli operai non hanno potuto far altro che andarsene, provvedendo a cancellare le strisce buttando acqua sull’asfalto.
L’episodio intanto riaccende la preoccupazione nel quartiere e va ad aggiungersi alla tensione causata da un altro elemento: il Comune ha infatti reiterato la richiesta di ripristinare la trave danneggiata che si trova nello scantinato di una delle palazzine che affacciano sulla via. Giorni fa la richiesta era già stata presentata ai condomini del civico 37, ma al termine del tavolo tecnico di lunedì 20 febbraio – convocato all’assessorato alla Mobilità con Publiacqua – il Comune, Avr e i tecnici chiamati dai privati avevano stabilito quanto già sostenuto fin dall’inizio, ossia che la trave dell’edifico non fosse portante tanto che i vigili del fuoco, al termine del loro intervento, decisero di non evacuare l’edificio. L’incontro di lunedì scorso si era chiuso con la richiesta di ritiro dell’ordinanza da parte della direzione urbanistica. Nonostante questo Palazzo Vecchio è tornato a farsi sentire chiedendo nuovamente ai residenti il ripristino della trave. Una richiesta a cui i membri del comitato di Borgo San Frediano rispondono ciò che dicono da tempo: «Si continua a non intervenire sul problema reale e generale e a dare la colpa a un immobile solo». A supporto di questa tesi il comitato porta ancora una volta il verbale redatto dai Vigili del fuoco a dicembre dove si sottolineava che «eliminando il peso e le vibrazioni causate dai mezzi pesanti in transito si ritiene di limitare le sollecitazioni alla struttura».
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