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Più Venezia che Empoli al Castellani: per gli azzurri un punto pesante

di Paolo Nencioni

	Il gol di Steven Shpendi (foto Nucci)
Il gol di Steven Shpendi (foto Nucci)

Shpendi pareggia il vantaggio di Adorante, poi gli ospiti tengono il pallino del gioco ma non trovano la stoccata vincente

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EMPOLI. Quattro tiri nello specchio nei primi dieci minuti, poi quasi solo Venezia nella sfida del Castellani. Morale: un punto guadagnato dall’Empoli contro i lagunari che sono apparsi più squadra dei padroni di casa. Il ritorno di Alessio Dionisi sulla panchina azzurra contro un pezzo del suo passato è stato difficile come ci si aspettava, forse ancora più difficile delle previsioni. Il suo Empoli è ancora una squadra convalescente in attesa di trovare una cura per fare la differenza in un campionato difficile come la Serie B.

Dionisi è ripartito da dove si era fermato l’esonerato Pagliuca. Difficile pensare qualcosa di diverso dopo soli tre allenamenti consumati con la sua nuova squadra. E però l’inizio dei padroni di casa è stato promettente: subito un’occasione colossale per Shpendi, murato da Stankovic, e poi tre tiri in sequenza (ancora Shpendi, Ghion, Ceesay). Passata la sfuriata, gli ospiti hanno preso le misure e il pallino del gioco con un’idea fissa: cercare la testa di Adorante. Il centravanti ha fatto le prove al 13’ e al 23’ trovando i guantoni di Fulignati e al 34’ ha raccolto i frutti di una punizione battuta rapidamente da Perez per il preciso cross di Hainaut. L’Empoli ha accusato il colpo, ma ci ha messo appena sette minuti per mettere le cose a posto: palla recuperata da Ilie a metà campo e imbucata dello stesso romeno per Shpendi, bravo a mantenere il sangue freddo davanti a Stankovic per l’1-1 che resisterà fino alla fine.

Nel secondo tempo il Venezia ha giocato quasi sempre nella metà campo dell’Empoli (alla fine il possesso sarà del 69 a 31 per gli ospiti) ma non ha mai trovato la stoccata vincente. L’Empoli, un po’ sulle gambe, si è affidato a sporadici contropiedi, anche questi mai finalizzati come dovevano. Alla fine un pareggio giusto, che certifica la propensione dell’Empoli di prendere sempre almeno un gol, ma anche un certo carattere che ha portato in dote un punto non banale.

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