Empoli, il coraggio non basta contro il Napoli dei campioni
Avvio incoraggiante degli azzurri, castigati alla prima occasione da McTominay. Lo scozzese e Lukaku confezionano il 3-0
EMPOLI. Il coraggio e l’orgoglio non bastano quando hai davanti una squadra di campioni che lottano per lo scudetto, sostenuti da cinquantamila tifosi. Non basta il coraggio e non basta la fame di chi si deve salvare come l’Empoli. E così il 3-0 che esce dal Maradona è il risultato logico di una sproporzione di mezzi e di forze. Il Napoli resta attaccato al treno scudetto, tre punti dietro all’Inter, e l’Empoli dovrà cercare di restare attaccato al treno salvezza, a partire dallo spareggio pasquale col Venezia, un vero spartiacque, per poi giocarsela nei successivi scontri diretti.
Alla vigilia la squadra di D’Aversa sapeva di dover compiere almeno un’impresa contro le grandi per avere qualche chance. Quella col Napoli non le è riuscita. Ci proverà con Fiorentina e Lazio. Sull’altro fronte, Conte non poteva permettersi passi falsi e i suoi hanno risposto presente, soprattutto Lukaku (gol e assist) e McTominay (doppietta) che ha stravinto il derby scozzese con Henderson (in campo anche Gilmour dalle Highlands).
Eppure, nonostante il 3-0, anche stasera l’Empoli non è apparso una squadra allo sbando. Nel primo tempo se l’è giocata a viso aperto e in un paio di occasioni ha messo paura ai padroni di casa. Poi un mezzo errore di Vasquez sul primo gol di McTominay e un paio di sbavature difensive hanno fatto il resto, ma a conti fatti sono più i meriti del Napoli dei demeriti dell’Empoli.
Per un quarto d’ora il pressing alto degli ospiti ha imbrigliato la manovra dei partenopei, ma alla prima occasione in cui Lukaku ha eluso la pressione azzurra aprendo per la discesa di McTominay è arrivato il gol, con una sassata dello scozzese da fuori area che è rimbalzata davanti al guantone proteso di Vasquez, che certamente poteva fare qualcosa in più. Fino all’intervallo non ci saranno altre vere occasioni, salvo un’intuizione geniale di Esposito su sponda di Gyasi che ha sporcato i guantoni a Meret.
Il sigillo è arrivato al 56’ grazie a un assist di Olivera per il sinistro di Lukaku sul primo palo e cinque minuti dopo con la testa di McTominay su assist dello stesso Lukaku. Partita chiusa, insomma, con gli ospiti attenti a non prendere l’imbarcata e i padroni di casa a pancia piena. Tra il secondo e il terzo gol dei padroni di casa, comunque, va registrato un tocco di mano galeotto di Juan Jesus in area che non era da meno del “rigorino” su Politano grazie al quale il Napoli ha vinto al Castellani all’andata.
Detto del coraggio e dell’orgoglio, che non sono mancati, insieme a una condizione fisica che sembra in crescita, l’Empoli può consolarsi con le mancate ammonizioni dei due diffidati Henderson e Cacace (non era scontato) che dunque sono a disposizione per la partita col Venezia, mentre non ci sarà Solbakken, che si aggiunge alla lunga lista degli infortunati (fastidio a un polpaccio nella rifinitura). Ma ormai un infortunio in casa Empoli non fa quasi più notizia.