Empoli, disfatta all’Olimpico: azzurri travolti da una valanga di gol
La Roma ne fa sette e la squadra di Zanetti resta al palo dopo quattro giornate. Accardi: «Ci prendiamo un periodo di riflessione»
EMPOLI Una disfatta. Non ci sono altre parole per descrivere quella a cui è andato incontro l’Empoli all’Olimpico. Ne hanno presi sette, gli azzurri, tanti quanti i colli di Roma, senza mai dare l’impressione di potersela giocare. E le pacche sulle spalle di Zanetti da parte di Mourinho all’uscita non rendono meno amaro il calice. Con la prospettiva di affrontare tra sette giorni un’Inter in grande spolvero. Roba da mal di testa.
Doveva essere la serata della coppia Lukaku-Dybala, attenti a quei due, ma la differenza la fa il danese Rasmus Kristensen, che in meno di dieci minuti propizia un rigore e scodella un assist al bacio per Renato Sanches. Pronti, via ed è già frittata azzurra. Kristensen soffia una palla a Pezzella e mette al centro dove Walukiewicz, preferito a Ismajli per arginare Lukaku, si fa impaurire dal gigante belga e ci mette un braccio. Rigore ineccepibile che Paulo Dybala trasforma al 2’. L’Empoli, prevedibilmente, accusa il colpo e lo stesso Kristensen all’8’ pesca un inserimento centrale di Sanches, perso da Fazzini, che di testa mette alle spalle di Berisha. Potrebbero essere già tre al 19’ sul corner di Paredes che Berisha osserva pregando mentre va a sbattere contro il palo alla sua sinistra.
I primi segnali di vita azzurri arrivano da Cambiaghi, il più voglioso, e al 34’ Grassi ha una palla buona dal limite, che però finisce in curva. Subito dopo arriva la terza mazzata quando Bereszynski, tentando di anticipare Cristante spazza sul corpo di Grassi e la palla finisce beffardamente in rete. C’è ancora il tempo per una testatina di Cancellieri a N’Dicka con relativa rissa e poi tutti negli spogliatoi.
Ma il peggio, per la squadra di Zanetti, deve ancora arrivare. Il tecnico, che sul finire del primo tempo era tornato al 4-2-3-1 per schermare Paredes, toglie un Walukiewicz in confusione per Ismajli e Fazzini per l’esordio di Bastoni. La Roma gigioneggia, ma le basta per continuare l’opera di demolizione. Al 55’ Dybala entra come il burro nella difesa ospite, mette a sedere Luperto e fulmina Berisha per la doppietta personale. Quattro minuti dopo coglie la traversa su punizione e si prende la standing ovation all’uscita.
All’ora di gioco arriva il momento di Caputo e Baldanzi, esclusi dai titolari, ma i buoi sono già scappati dalla stalla. Baldanzi comunque stampa un sinistro sul palo prima della sfuriata finale dei giallorossi. All’80’ Belotti apparecchia per Cristante che fa partire un missile terra-aria diretto verso il sette: 5-0. Due minuti dopo festeggia Lukaku (primo gol in giallorosso) su assist del solito Belotti in contropiede. Ciliegina sulla torta all’86’ quando Cristante si concede un assist di tacco per il definitivo 7-0 di Mancini, di testa. Gli ultimi minuti sono un supplizio, roba da cristiani nella fossa dei leoni al Colosseo, poi finalmente Sacchi fischia tre volte e tutti a casa.
L’Empoli non aveva mai perso con più di cinque gol di scarto da quando gioca in Serie A e già questo dà la dimensione del tracollo. E mai aveva iniziato il campionato con quattro sconfitte e zero gol all’attivo. Numeri impietosi che raccontano di una squadra ancora alla ricerca di se stessa.
Zanetti ha provato a dare una scossa escludendo dagli undici sia Baldanzi che Caputo per dare una chance a Cancellieri e Destro, ma evidentemente non ha avuto le risposte che si aspettava. E il suo ottimismo della vigilia è stato smentito da una prestazione che, pur considerando il divario tecnico tra azzurri e giallorossi, non era immaginabile.
Il campionato della Roma è iniziato ieri sera, quello dell’Empoli non si sa ancora quando inizierà.
«E' doveroso, dopo una prestazione del genere, metterci la faccia e assumermi le responsabilità quando le cose vanno male. C'è dispiacere per i tifosi, che ci hanno sostenuti fino alla fine. Il primo pensiero va a loro». Così Pietro Accardi, ds dell'Empoli, intervenuto a Dazn dopo il pesante 7-0 subito contro la Roma. «Zanetti? In questo momento la responsabilità non è solo dell'allenatore, ma è di tutti, me per primo. Ci prenderemo del tempo per delle riflessioni, perché c'è qualcosa che non sta andando. E' difficile da spiegare cosa sta accadendo, perché vedo come si allenano. Evidentemente c'è qualcosa che non li fa giocare tranquilli».