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Empoli, san Guglielmo è ancora in forse: si scalda il vicario di Vicario

di Paolo Nencioni
Empoli, san Guglielmo è ancora in forse: si scalda il vicario di Vicario

Altra chance per Perisan con l’Udinese se il portiere non ce la dovesse fare

11 marzo 2023
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EMPOLI. Il grande dubbio della vigilia di Empoli-Udinese non è stato sciolto. Non si sa, insomma, se Guglielmo Vicario potrà tornare a difendere la porta azzurra contro la società dove ha mosso i primi passi da giocatore. L’impressione però è più no che sì, perché il colpo al costato ricevuto prima di Monza-Empoli continua a fargli male e il tecnico Paolo Zanetti si è preso un altro giorno per decidere.

Samuele Perisan, dunque, potrebbe avere un’altra occasione per far vedere quanto vale, anche in prospettiva. Anche lui viene dalle giovanili dell’Udinese e ci tiene a far bene.

Meno dubbi in attacco, con Satriano che sarà schierato al fianco di Caputo. «Facile dare fiducia a chi segna – ha scherzato ieri Zanetti – Più difficile era dargliela prima quando non segnava. Ha tutto per diventare un ottimo calciatore e spero che non si fermi. Incarna perfettamente lo spirito battagliero che serve a questa squadra». Il compagno di reparto viene raccontato come ancora più voglioso di sbloccarsi dopo aver convissuto con la tendinite: «Caputo si è allenato tutta la settimana e la differenza si vedrà». L’unico dubbio in difesa dovrebbe riguardare la fascia destra, contesa tra Stojanovic ed Ebuehi col primo in leggero vantaggio, mentre qualche sorpresa potrebbe arrivare a centrocampo, dove partono in vantaggio Akpa, Marin e Bandinelli.

Leggendo la classifica e il rendimento di Empoli e Udinese nelle ultime giornate, sembrerebbe un pareggio scritto, ma la sfida potrebbe riservare sorprese. Di sicuro Zanetti avrà un occhio di riguardo per la difesa. Non vuole cali di concentrazione e su questa base vuole costruire una prestazione per uscire dall’anonimato. «Siamo padroni del nostro destino – dice – Abbiamo dieci punti sulla zona retrocessione e siamo a quattro punti dal decimo posto. Dipende dove vuoi guardare. La paura ti fa guardare dietro, i punti ti fanno guardare avanti. La squadra ha grandi valori e io sono innamorato dei miei giocatori. Bisogna solo essere lucidi in certi momenti. Serve continuità».

E dunque si torna lì, sui particolari da curare, soprattutto sulle palle inattive, anche se il tecnico non se ne fa una malattia. «Contro Fiorentina e Napoli abbiamo preso una valanga di calci d’angolo contro e abbiamo retto. Al Monza ne è bastato uno per farci gol...». Tradotto: mai abbassare la guardia.

Il timoniere azzurro preferisce pensare positivo: «La forza di questa squadra è riuscire a mantenere la propria mentalità. In allenamento sono ripartiti a mille. Dobbiamo imparare a superare gli ostacoli senza dimenticare che anche le grandi in Serie A attraversano certi momenti. Ora abbiamo l’opportunità per rimettere la barca sulla retta via. C’è tanta voglia di far bene, anche con l’aiuto dei tifosi che devono darci la spinta. Non dobbiamo avere paura».

Gli azzurri sono attesi da una squadra molto fisica che ha anche delle grandi individualità tecniche. Che ora stenta sul piano dei risultati ma che ha perso per strada qualche punto che avrebbe meritato di portare a casa. Il fatto che agli azzurri forse mancherà il vero “centravanti”, cioè Vicario, o l’attaccante che avrebbe potuto aprire la difesa bianconera con la sua velocità, cioè Cambiaghi, per Zanetti non deve diventare un alibi. «Ora è importante attingere alle risorse del gruppo» dice.

A proposito di Cambiaghi, potrebbe essere di nuovo disponibile per la trasferta di venerdì sera contro l’Atalanta, mentre non ci sono speranze di rivedere Destro prima della sosta per le nazionali.


 

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