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In paese c’era un vuoto da colmare e ci ha pensato la neonata Lisera

ALESSANDRO MARMUGI
In paese c’era un vuoto da colmare e ci ha pensato la neonata Lisera

Il legame con Isola è già chiaro dalla scelta del nome: è quello antico della frazione La sede del circolo diventa la “casa” del club e giocatori, l’esordio è stato vincente

02 ottobre 2018
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SAN MINIATO

Per tutti ormai è diventata la squadra del paese. E l’obiettivo era proprio quello, riportare ad una piccola frazione la passione per il pallone, l’amore per il calcio.

Ci sono riusciti mister Alessandro Signorini e i ragazzi della Lisera, la nuova squadra di Isola, nel comune di San Miniato. Una squadra sul territorio c’è già, è la Real Isola vincitrice di due scudetti negli ultimi anni. Ma proprio nelle ultime stagioni è diventata una realtà autonoma rispetto al territorio e proprio quel territorio è dunque rimasto un po’ orfano di una vera e propria realtà del pallone locale. Insomma a Isola c’era bisogno di una “squadra di paese”, che oggi c’è e indossa i colori rossoblù.

Un’idea nata la scorsa primavera e che piano piano ha preso corpo fino a trasformarsi in realtà. Così ,un mattoncino dopo l’altro, è nata la Lisera. E il nome è il manifesto del grande senso di appartenenza al territorio, visto che si tratta di quello arcaico della piccola frazione alle porte di San Miniato. Ma il legame con la zona, e soprattutto con il circolo Arci, non è solo racchiuso nella denominazione ma anche in un rapporto speciale che si è venuto a creare con tutto il paese e con i suoi abitanti. Così, all’interno della Casa del Popolo tutti si informano dei risultati della squadra che spesso si ferma la per cena. E qualche signora si è pure offerta per il lavaggio delle maglie.

In più il circolo stesso è ben presto diventato punto di ritrovo dei calciatori per trascorrere qualche ora insieme alla sera. Insomma, la Lisera sembra essere diventata proprio la squadra del paese. Il grosso dei calciatori arriva dalla ormai ex Catenese che lo scorso anno disputava proprio il campionato Uisp empolese. Una piccola realtà che non ha confini. Già perché il team sanminiatese è anche un simbolo di accoglienza e di integrazione.

In squadra ci sono anche tre richiedenti asilo che sono ospitati nei centri di accoglienza di Roffia e di Empoli gestiti dalla cooperativa la luna azzurra di Firenze. Ragazzi che, grazie anche all’aiuto di dirigenti e compagni, ogni giorno raggiungono il campo di San Pierino per allenamenti e partite. Una squadra multiculturale che è simbolo di integrazione. In rosa ci sono ragazzi di ogni nazionalità, dall'Albania, alla Bulgaria passando per la Moldavia. «Più che Lisera – scherza mister Signorini – avremmo dovuto chiamarci “internazionale”».

Poche settimane fa è andata in scena la presentazione dello staff e della rosa proprio al circolo Arci con una cena che ha raccolto tantissime persone tra buon cibo e amicizia per presentare ufficialmente a tutti il nuovo sodalizio rossoblù. «Possiamo soltanto ringraziare il presidente e il consiglio del circolo – spiega mister Alessandro Signorini – per la disponibilità e l’entusiasmo con cui hanno accolto la nostra proposta. Oltre a loro il grazie va anche a tutti gli sponsor che hanno deciso di sostenerci».

Il campionato per il nuovo sodalizio è iniziato anche nel migliore dei modi. Dopo aver riposato alla prima giornata, infatti, la squadra ha debuttato nel secondo turno e si è imposta in trasferta per 3-1 contro la Lamanense grazie alle reti messe a segno da Bagnoli, Ilir Cela e Malvolti. Un buon inizio sognando, perché no, di portare a fine anno un trofeo in quel circolo che ha accolto la sua nuova squadra a braccia aperte. —

ALESSANDRO MARMUGI

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