Il Tirreno

Empoli

Le indagini

Lauree “facili” ma non valide: scoperti 41 nutrizionisti abusivi. Come è nata l’operazione in Toscana

di Lorenzo Carducci
Il blitz delle Fiamme gialle
Il blitz delle Fiamme gialle

Si erano “laureati” alla solita “Università”: l’Università Popolare in Scienze della Nutrizione con sede a Empoli e Montespertoli

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EMPOLI. Esercitavano la professione di nutrizionista in studi medici attrezzati, palestre specializzate in body building o direttamente dalle proprie abitazioni. Somministravano piani alimentari personalizzati, prescrivevano integratori, proteine, amminoacidi e, in alcuni casi, sostanze potenzialmente dopanti. Ma secondo la guardia di finanza del comando provinciale di Firenze e della compagnia di Empoli lo facevano senza essere in possesso dei requisiti previsti dalla legge e quindi abusivamente.

Le indagini

Tutti e 41, attivi in varie regioni italiane tra cui la Toscana (in particolare Pistoia, Lucca e Piombino) si erano “laureati” alla solita “Università”, l’Università Popolare in Scienze della Nutrizione con sede a Empoli e Montespertoli.

Le indagini dei finanzieri, coordinate dalla Procura, si sono originate da qui: da «strutture pseudo-universitarie riconducibili a un imprenditore toscano – spiegano le fiamme gialle – che permettevano ai numerosi frequentatori di conseguire, per il tramite di un ateneo svizzero appositamente costituito, presunti titoli accademici rilasciati online». Enti che però, come confermato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, non risulterebbero abilitati al rilascio di titoli aventi valore legale in Italia.

L’imprenditore

L’imprenditore di cui trattasi risponde al nome dell’empolese Simone Falcini, 53 anni, cuoco e imprenditore multitasking (così si autodefinisce) dai mille titoli e altrettante attività in diversi Paesi. È stato lui a fondare l’Università Popolare in Scienze della Nutrizione – interessata dal filone d’inchiesta della finanza fiorentina e la cui sede di Empoli è ora sotto sequestro – collegata all’Università Popolare della Toscana e all’Università telematica Leonardo Da Vinci, con sede in Svizzera.

Falcini si è dimesso dai suoi incarichi accademici a ottobre 2024, dopo che è stato rinviato a giudizio dal gup di Firenze insieme ad altre due persone per esercizio abusivo della professione, a seguito di una denuncia dell’ordine dei biologi. «Né io né i miei collaboratori siamo coinvolti nel rilascio di titoli falsi» aveva replicato alle accuse. Ora questa nuova indagine che lo riguarda e che ha portato all’individuazione di 41 nutrizionisti abusivi – questo sempre secondo gli inquirenti – “usciti” proprio da Upsn.

Di cosa parliamo

La normativa vigente stabilisce che la professione di nutrizionista possa essere esercitata esclusivamente da soggetti in possesso di un titolo rilasciato da un ateneo riconosciuto dal Ministero e regolarmente iscritti all’ordine dei biologi o, in alternativa, a quello dei medici, dietisti o farmacisti: condizioni totalmente assenti nei confronti degli indagati. L’operazione della finanza, denominata “Vera Salus”, ha portato al sequestro di 5 studi professionali (in Lazio, Veneto, Sicilia e Piemonte), dei 41 titoli accademici ma come detto anche delle sedi empolesi delle università, dove sono stati rinvenuti diplomi e tesi. Le fiamme gialle hanno inoltre oscurati i portali web degli enti coinvolti per prevenire ulteriori iscrizioni.

A guidare l’attività investigativa, un approccio integrato basato sul monitoraggio dei canali social, approfondite attività di osservazione e perquisizioni, che hanno coinvolto oltre 200 finanzieri in tutta Italia. 

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