Il Tirreno

Empoli

Il cantiere

Empoli, la prima pietra per il nuovo teatro comunale: i tempi per l'apertura

Empoli, la prima pietra per il nuovo teatro comunale: i tempi per l'apertura<br type="_moz" />

Iniziati i lavori per la realizzazione della nuova struttura comunale

2 MINUTI DI LETTURA





Empoli Cantiere allestito e primi mezzi sul posto. È partita “l’operazione” Il Ferruccio, con una simbolica prima pietra posta nell’area del Palazzo delle Esposizione dove, progressivamente, prenderà forma il futuro teatro comunale. Un’opera da quasi dieci milioni di euro (di cui nove derivanti da finanziamenti Pnrr e 900mila euro dal fondo ministeriale opere indifferibili) che sarà pronta entro dicembre 2026 e punta a dare alla città un nuovo teatro civico, dopo il teatro Salvini, trasformato durante il regime fascista in un semplice cinematografo e poi distrutto da un bombardamento il 24 luglio 1944.

Teatro, ma non solo. Perché Il Ferruccio punta far dialogare le varie anime culturali cittadine attraverso spazi dedicati e aree aperte alla comunità. L’obiettivo del progetto, oltre a quello di realizzare un nuovo teatro civico, è anche quello di provare a sviluppare nuove attività culturali e cercare di stimolare la nascita di nuove rassegne e collaborazioni facendo de Il Ferruccio un punto di incontro, promozione e produzione culturale.

All’inaugurazione del cantiere, che ha portato anche ad una rivisitazione del sistema dei parcheggi nella zona (con divieti di sosta nelle aree perimetrali al palazzo delle Esposizioni, nell’intera piazza retrostante il fabbricato, in una parte del parcheggio di piazza Guido Guerra e del parcheggio di via Cesare Battisti) hanno partecipato il sindaco Alessio Mantellassi, l’assessore ai lavori pubblici Simone Falorni e l’assessore alla cultura Matteo Bensi, oltre ai rappresentanti degli uffici tecnici comunali Roberta Scardigli, dirigente settore lavori pubblici e patrimonio e responsabile unico del procedimento (Rup), Giulia Marconcini, coordinatrice della sicurezza in progettazione e supporto al Rup, e gli architetti Mirco Donati ed Eugenio Pucci.

La struttura sarà composta da tre aree principali: l’area di svolgimento delle funzioni teatrali (sale teatrali, sale prova, backstage); l’area delle attività aperte alla comunità (bookshop, bar, sala polivalente) che si affaccia sul centro storico; il foyer centrale a triplice altezza. Il progetto prevede la realizzazione di una sala da 490 posti (riservata alle opere teatrali e liriche) e di una seconda sala da 150 posti, destinata principalmente a proiezioni e presentazioni (oltre agli spazi al piano interrato – magazzini, camerini e spogliatoi – per gli addetti).

La forma prescelta è ispirata al navicello, il mezzo che trasportava persone e merci da una sponda dell’Arno all’altra, così come il teatro “traghetta” gli spettatori durante uno spettacolo. La forma, però, non sarà l’unico richiamo al territorio. La facciata dell’edificio sarà composta, oltre che da cemento, principalmente da vetro, che andrà a rivestire la quasi totalità della strutture, che si sviluppa in orizzontale, nel solco della tradizione dell’industria vetraria di Empoli. Il teatro, che si svilupperà su una superficie di circa 550 metri quadrati, dovrebbe iniziare ad ospitare le prime attività teatrali e culturali nel 2027.
 

Domenica sport
Serie B

Cesena-Pisa 1-1, pari con rammarico per i nerazzurri