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Empoli, col percorso “No esami” le attese diventano più brevi: come funziona

Empoli, col percorso “No esami” le attese diventano più brevi: come funziona

Al San Giuseppe velocizzati i tempi per i pazienti meno gravi. Tra gennaio e marzo la sperimentazione ha coinvolto oltre il 32% delle persone in lista per la preospedalizzazione

05 giugno 2024
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EMPOLI. Si chiama “Progetto No esami” e nel nome è racchiusa la novità di un percorso che per specifici gruppi di pazienti che rispondono a precise caratteristiche dal punto di vista clinico e chirurgico, non prevede l’esecuzione di esami prima dell’intervento chirurgico. «Come suggeriscono già da diversi anni la letteratura e gli stessi modelli già presenti in altri ospedali, gli esami di laboratorio e strumentali possono non essere effettuati in pazienti di età compresa fra i 3 ed i 60 anni, con complessità chirurgica medio bassa e a medio basso rischio anestesiologico – spiega l’Asl Toscana centro –: in particolare questa categoria di pazienti può non essere sottoposta ad elettrocardiogramma e alla radiografia del torace e agli esami laboratoristici come emocromo o glicemia».

Il nuovo modello di percorso di preospedalizzazione è stato avviato in via sperimentale già da alcuni mesi dall’Unità di anestesia e rianimazione, guidata dal responsabile Rosario Spina, direttore dell’unità operativa anestesia e rianimazione dell’ospedale San Giuseppe, congiuntamente con la direzione infermieristica diretta da Loriana Meini e dalla direzione medica di presidio, Silvia Guarducci, con gli obiettivi, fra gli altri, di ottimizzare i tempi di preparazione all’intervento chirurgico e di ridurre i tempi di attesa a beneficio dei pazienti.

Su un totale di 1.035 pazienti giunti negli ambulatori di preospedalizzazione nei primi tre mesi dell’anno, circa 334 di questi (pari al 32%) sono rientrati nel progetto “No esami”. «In questo modo – spiega Spina – l’ospedale San Giuseppe di Empoli si allinea sempre più alle linee guida dettate dall’Istituto superiore di sanità e al lavoro che viene svolto in altri centri di eccellenza». Con risultati positivi anche da un punto di vista economico nel risparmio di esami effettuati in un’ottica di ottimizzazione delle risorse.

Per la realizzazione del progetto è stata fondamentale la collaborazione con la componente chirurgica, in particolare per l’impegno dei direttori delle unità di otorinolaringoiatria, Gianluca Leopardi, di chirurgia generale, Massimo Calistri, di ginecologia, Matteo Pieri, vascolare, Leonardo Ercolini, di urologia, Antonio Mottola, di senologia, Luis Josè Sanchez e di ortopedia, Merildo Maritato ma anche e soprattutto della componente infermieristica che ogni giorno affianca gli anestesisti nel percorso di preospedalizzazione.

Il percorso riguarda i pazienti che devono essere sottoposti ad intervento chirurgico in regime di elezione e che prima dell’intervento chirurgico vengono sottoposti a esami diagnostici, alla valutazione infermieristica e anestesiologica.

Già da tanti anni l’ospedale di Empoli offre la possibilità al paziente di svolgere tutto quanto necessario – esami ematici, elettrocardiogramma, radiografia del torace, incontro con l’infermiere e, visita anestesiologica e chirurgica – in una mattinata, riducendo così le ore di permesso dal lavoro per chi è in attività lavorativa e i disagi connessi al recarsi in ospedale. Nei mesi scorsi un ulteriore passo avanti in questo percorso è stato segnato dall’avvio del progetto “No esami” che, dopo la sperimentazione, ora diventa “stabile”.


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