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Morto a 16 anni dopo il malore in classe. La preside agli studenti: «Adrian per sempre nei nostri cuori»

di Valentina Tisi
Morto a 16 anni dopo il malore in classe. La preside agli studenti: «Adrian per sempre nei nostri cuori»

Castelfiorentino, vani tutti gli sforzi per salvargli la vita. La madre ha deciso di donare gli organi dello studente

23 marzo 2023
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CASTELFIORENTINO. Non ce l’ha fatta, dopo 24 ore in cui l’intera comunità di Castelfiorentino si è stretta sperando che il ragazzo si riprendesse, alla fine la peggiore delle ipotesi si è verificata. Adrian Antonel Herbicianu ieri si è spento a soli 16 anni. Quando martedì mattina si è accasciato a terra mentre si trovava a scuola, tutti si sono augurati che la tempra forte del ragazzo avesse la meglio, che nonostante la situazione disperata riuscisse a sopravvivere, così non è stato. Non aveva ancora compiuto 17 anni Adrian, li avrebbe compiuti a settembre. Era nato in Romania ed era arrivato in Italia con la madre, e con lei si era trasferito da non molto a Castelfiorentino dove frequentava l’istituto Enriques. Aveva gli occhi dolci Adrian e una vita davanti.

Martedì doveva essere una giornata come tante altre, la scuola, l’incontro con i compagni, lo studio; le cose invece sono andate diversamente. Erano circa le 8. 40 quando il ragazzo ha perso conoscenza e si è accasciato a terra mentre si trovava a scuola. Da lì è partita una corsa contro il tempo nel tentativo di salvarlo. È stato chiamato subito il 118, l’ambulanza è arrivata in pochissimi minuti, i soccorritori hanno provato di tutto, gli hanno somministrato l’adrenalina e tentato a rianimarlo. Tutto inutile. Poi l’arrivo del Pegaso che lo ha trasportato all’ospedale di di Careggi e di nuovo l’impegno dei medici per strapparlo alla morte. Gli hanno fatto il massaggio e il cuore ha ricominciato a battere. Un filo di speranza che si riaccende. Il ragazzo è stato intubato e trasferito in rianimazione.

Ieri mattina poi la situazione è precipitata e si è capito che per Adrian non ci sarebbe più stato nulla da fare. La madre ha deciso di donare gli organi del giovane, un modo per dare una speranza di vita ad altre persone, il gesto di generosità di chi ha perso il bene più caro e sceglie così di evitare lo stesso dolore ad altre famiglie, ad altre mamme. Adesso si procederà con le indagini del caso anche se l’ipotesi che si sta facendo strada è quella della morte cardiaca improvvisa, la stessa che fermò la vita del giocatore della Fiorentina Davide Astori.

A Castelfiorentino adesso è il momento del dolore, appresa la notizia il sindaco della città, Alessio Falorni, ha espresso tutto il dispiacere e la vicinanza alla famiglia del 16enne e agli amici che si sono visti strappare via così improvvisamente un loro compagno: «Una tragedia terribile e inspiegabile, una di quelle notizie che non vorremmo mai ricevere. Castelfiorentino si stringe forte alla famiglia, cui vanno le nostre più sentite condoglianze. Un abbraccio fortissimo alla scuola, in particolare ai suoi compagni di classe».

E i ragazzi sono ovviamente il primo pensiero anche per la dirigente scolastica dell’istituto Enriques Barbara degl’Innocenti «È con grandissima tristezza che mi trovo a dover comunicare una dolorosa notizia. - ha scritto in un messaggio rivolto agli studenti, alle loro famiglie, ai docenti e al personale ata - Sapete tutti che ieri mattina un nostro ragazzo ha accusato un improvviso e grave malore durante la lezione. La macchina dei soccorsi si è immediatamente messa in moto grazie all’intervento tempestivo dei docenti e dei collaboratori scolastici che subito hanno prestato le prime misure di rianimazione, guidati dagli operatori del 118. La situazione è apparsa subito molto grave, tanto da richiedere il trasferimento a Careggi con elisoccorso.

Tutti noi abbiamo trascorso il resto della giornata ed anche la notte in angosciosa attesa di un miracolo. Ma così non è stato. Oggi tutta la nostra comunità scolastica piange la perdita di una giovane vita, troppo presto e così proditoriamente sottratta all’amore della sua famiglia ed all’affetto di tutti noi. Le nostre preghiere ed il nostro cordoglio accompagnano in questo tragico momento il pensiero vivo e forte di chi continuerà ad essere nei nostri cuori e nei nostri ricordi. Ci stringiamo in un grande abbraccio alla famiglia».

La notizia infatti ha profondamente colpito la comunità scolastica, già sotto choc dopo quanto accaduto martedì al ragazzo mentre si trovava in classe. Quando Adrian è arrivato a scuola come ogni mattina e si è seduto al suo banco. Prima che il suo cuor si fermasse, che l’insegnante lì presente desse l’allarme e che la macchina dei soccorsi si mettesse in moto.

Adesso quella stessa comunità, quegli stessi ragazzi e i loro professori, devono fare i conti con la realtà più difficile da accettare, quella che tutti pregavano non accadesse. «Questo lutto ha colpito tutta la comunità scolastica - dice la dirigente - Quando ci sarà il funerale saremo tutti presenti. I ragazzi che erano presenti saranno seguiti e abbiamo già aperto l’unità di crisi con la psicologa della scuola. Stiamo lavorando tutti uniti, perché quello che capita uno qui capita a tutti. Siamo una famiglia e fino a ieri mattina abbiamo sperato. Siamo tutti scioccati, dai ragazzi, ai docenti, al personale ata. Questa è una tragedia e adesso la nostra preoccupazione è rivolta ai compagni di classe del ragazzo».

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