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Il tribunale non tornerà a Empoli: il ministro Nordio chiude la partita

di Elena Andreini
Il tribunale non tornerà a Empoli: il ministro Nordio chiude la partita

La risposta a un’interrogazione del deputato pisano della Lega Ziello

24 febbraio 2023
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EMPOLI. Il tribunale a Empoli per adesso non sarà possibile: personale da assegnare e costi troppo alti per lo Stato non permettono l’attivazione della struttura. In sintesi è la risposta del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, all’interrogazione presentata dal deputato della Lega Edoardo Ziello. Il ministro, nella sua risposta, ricorda la riforma di razionalizzazione della dislocazione territoriale degli uffici giudiziari di primo grado e descrive la situazione che verrebbe a crearsi sul territorio. «In gran parte sono d’accordo con l’affermazione per la quale occorre una profonda revisione della riforma che è stata fatta – scrive il ministro Nordio nella sua risposta – . Questo Dicastero sta affrontando la tematica della revisione della geografia giudiziaria al fine di trovare le soluzioni più idonee per tale problematica». La riforma, spiega il ministro rispondendo all’interrogazione del deputato Ziello, «ha disposto la soppressione della sezione distaccata di Pontedera (tribunale di Pisa) e due sezioni distaccate di Empoli e Pontassieve (tribunale di Firenze) che sono state accorpate ai corrispondenti tribunali di Pisa e di Firenze in coerenza con i principi generali che hanno condotto alla integrale soppressione dell’istituto». La discussione che ha fatto discutere il centrodestra e che ha visto prendere posizioni diverse all’interno della Lega sembra ora arrivata a un punto fermo con la risposta del ministro. «Tuttavia l’istituzione di una nuova sede giudiziaria in Empoli – si legge nella risposta del ministro – pare porsi in antitesi rispetto ai richiamati obiettivi perseguiti dalla riforma della geografia giudiziaria. Questo intervento comporterebbe la costituzione di tre nuovi uffici essendo necessario istituire oltre ai nuovi uffici giudicanti e requirenti, anche il presidio presso il costituendo tribunale con inevitabilmente aumento della spesa pubblica».

Il tribunale non si farà per la complessità di interventi su più fronti tra cui i costi che richiederebbe questa struttura. Altro problema che sorgerebbe sarebbe quello del personale per garantire il funzionamento degli Uffici «in assenza della previsione di uno specifico incremento delle dotazioni del personale di magistratura e personale amministrativo – prosegue il ministro – le risorse necessarie per la determinazione delle relative piante organiche dovrebbero essere reperite dalle vigenti dotazioni organiche dove non ci sarebbero risorse disponibili». E nel caso di procedere nella direzione di costituire il tribunale a Empoli le risorse per il personale dovrebbero essere reperito riducendo l’organico nel personale di magistratura che amministrativo degli uffici esistenti. Insomma, spiega il ministro che l’istituzione di un nuovo circondario comporterebbe anche la ricostruzione della sede statale anche dell’ufficio del giudice di pace. «Allo Stato infatti – spiega il ministro – quello di Empoli rientra tra gli uffici del giudice di pace soppressi, ma mantenuti operativi con oneri a carico degli enti locali. Sarebbe quindi da considerare non solo gli ulteriori oneri economici a carico dello Stato, ma anche le necessità di organico del personale amministrativo dell’amministrazione giudiziaria da assegnare a tale ufficio». La risposta del ministro sembra mettere fine alla “querelle” all'interno della Lega.  

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