Il Tirreno

Calcio toscano dilettanti

Polveri bagnate nel derby

di Michele Falorni
Nella foto, un contrasto aereo durante il derby di ieri tra Sporting  Cecina e Castiglioncello (foto Michele Falorni/Silvi)
Nella foto, un contrasto aereo durante il derby di ieri tra Sporting Cecina e Castiglioncello (foto Michele Falorni/Silvi)

Si ferma la cavalcata trionfale del Cecina: dopo nove vittorie di fila ecco la prima frenata. Gli azzurri strappano un punto ma resta l’amaro dell’impresa sfiorata con l’uomo in più

28 novembre 2022
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ROSIGNANO. Le polveri dei due migliori attacchi della categoria, alla fine, restano bagnate. Dopo 95 minuti pieni di batti e ribatti il derby della costa tra Castiglioncello e Cecina finisce a reti bianche. La gara – undici contro dieci per tutta la ripresa a causa dell’espulsione di Federico Startari – è la somma di due tempi: il primo ai rossoblù e il secondo agli azzurri, che non hanno sfruttato la superiorità numerica sebbene abbiano sfiorato la rete. Sul campo dello stadio “Solvay” di Rosignano il risultato più eclatante resta il fatto che la capolista rossoblù ha interrotto la striscia fin qui immacolata di vittorie mentre i padroni di casa hanno strappato un punto che sul campo amico vale poco, ma permette loro di muovere la classifica.

Fa caldo e la tribuna è piena, perché la sfida merita pubblico. Il terreno di gioco è compatto ma pieno di piccole buche, con la palla che saltella di continuo. Il Cecina attacca subito e al minuto 11 Mounir El Falahi imbecca Omar Ghilli, la cui conclusione è bloccata da Tommaso Barbetta in uscita. Il ritmo sale, i rossoblù ci credono e, sebbene il Castiglioncello faccia buona guardia, spingono toccando anche il palo esterno in mischia. Al 23’, Simone Fiorini accelera a sinistra e dal limite scocca il tiro che il numero uno dei locali respinge. Sull’altro fronte, Samuele Modica e i suoi compagni di reparto sorvegliano le punte, pronte a presentarsi in forze.

Nella ripresa bastano pochi secondi per cambiare l’inerzia della gara: Federico Startari perde palla e commette fallo su Pietro Molinario. Già ammonito, viene espulso per somma di gialli. Mister Sebastiano Miano, fiutata l’aria, passa al 4-4-1, mentre Gabriele Citi (fuori per squalifica) vede spiragli di luce. In panchina, il vice presidente Claudio Cataldo e i dirigenti chiedono alla squadra di alzarsi. Succede e le opportunità arrivano: al 57’Cosimo Macchia costringe Leonardo Cappellini a stendersi sostenuto dal boato in tribuna. Ma l’episodio chiave avviene all’85’quando Leonardo Balducci riceve la sfera in area, calcia e centra il portiere. Sugli spalti non ci credono, perché visto dall’alto sembrava davvero gol. Invece, niente. In pieno recupero, perché i derby sono sempre imprevedibili, Giacomo Mori frana all’altezza del dischetto, ma per l’arbitro non è successo niente e l’azione prosegue. I rossoblù, in inferiorità numerica, si affidano ai lanci lunghi sperando di trovare le traiettorie giuste. Finirà così, senza reti e tante pacche sulle spalle.


 

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