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Cecina, sconti in bolletta a chi "produce" meno rifiuti - Tariffa puntuale: come cambierà la Tari

di Claudia Guarino

	Un mezzo per la raccolta dei rifiuti (foto d'archivio)
Un mezzo per la raccolta dei rifiuti (foto d'archivio)

L’idea è tarare il pagamento in base all’indifferenziata conferita. L’obiettivo della Rea è iniziare a distribuire i sacchi con i chip nella prossima primavera per poi avviare le misurazioni

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CECINA. Il principio è riuscire a far sì che si arrivi a pagare in proporzione a quanta spazzatura indifferenziata effettivamente si produce e non più solamente in base alla metratura della casa e al numero di componenti della famiglia. Si chiama Tarip, tariffa puntuale sui rifiuti, e l’obiettivo della giunta è avviare in tempi brevi una sperimentazione che permetta di elaborare le strategie migliori per attivare un tale sistema già dal primo gennaio del 2028. Ma andiamo con ordine.

Attualmente la Tari si compone di due parti. Quella fissa è determinata sulla base della superficie dell’immobile, mentre quella variabile è tarata sul numero di persone che lo occupano. Con la Tarip la quota fissa rimarrà, mentre l’ammontare di quella variabile sarà legato al numero di ritiri della spazzatura indifferenziata. Ogni utente, cioè, avrà a disposizione una quantità minima di conferimenti, superata la quale scatterà il sovrapprezzo in bolletta. Questa è, in generale, l’idea su cui si fonda la tariffa puntuale «che vuole essere, spiega il vicesindaco Alessandro Bechini – un meccanismo premiale da affiancare alla raccolta porta a porta». Poi però c’è tutta una serie di elementi che andranno valutati. Per esempio: come calcolare la tariffa per i proprietari di seconde case che non rimangono a Cecina per tutto l’anno e per le attività stagionali? Andrà insomma trovato un criterio che tenga conto delle varie specificità. «Il meccanismo è complesso e, per questo, c’è bisogno di iniziare una fase di sperimentazione per capire come organizzarlo».

Intanto serviranno dei sacchi (o dei bidoncini) col chip. In modo tale che sia possibile attribuire il materiale indifferenziato alle singole utenze e così da poter poi calcolare la quantità di spazzatura conferita da ciascuno. Dopodiché i sacchi, una volta ritirati, andranno contati. Sarà cioè necessario effettuare delle misurazioni su cui poi andrà calcolato l’ammontare della parte variabile della tariffa di ciascuna utenza. «Non è semplice – commenta Bechini – e dopo il periodo di sperimentazione valuteremo se fa partire la Tarip il primo gennaio del 2028».

Questo il cronoprogramma di massima predisposto dalla Rea, che si occuperà della consegna dei sacchi e della campagna di comunicazione oltre che dei successivi ritiri e delle misurazioni. La tabella di marcia si trova nella delibera di giunta contenente gli atti di indirizzo per la preparazione della sperimentazione. Dopo l’esecuzione della campagna di comunicazione, prevista tra il gennaio e il marzo del 2026, Rea passerà alla distribuzione delle attrezzature alle utenze (tra l’aprile e l’ottobre del 2026), alla misurazione vera e propria (tra il dicembre del 2026 e la fine del 2027) per poi passare all’applicazione della Tarip a partire dal primo gennaio 2028.

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