In Toscana la spiaggia sparisce: a Cecina ecco gli atolli di 40 metri per salvare il turismo – Cosa sono gli isolotti di pietra
La recente mareggiata ha causato un ulteriore arretramento dell’arenile nella zona del Tombolo Sud: il sistema anti-erosione ideato anni fa dalla Provincia si è rivelato completamente fallimentare, ma ora c’è una nuova speranza nella scienza. E i primi effetti fanno ben sperare
Nel fine settimana del 24-25-26 ottobre il lungomare di Cecina è stato interessato dall’ennesima mareggiata. E c’è da immaginare che altre, coi venti di libeccio, arriveranno. Così abbiamo deciso di verificare, dopo l’ultima ondata di maltempo, qual è la situazione nel Tombolo Sud, notoriamente l’ecosistema verde più fragile della costa cecinese.
I danni
Al termine del sopralluogo, presi dalla sconforto nel constatare come il mare si sia divorato un’altra fetta di pineta, portandosi con sé tronchi, rami, detriti e un pezzo di spiaggia pubblica, abbiamo sperato che l’ultimo progetto in cantiere possa finalmente contenere la forza del mare, arginando l’erosione della linea costiera ormai in corso dai primi anni Ottanta. Perché di idee, proposte, progetti ne abbiamo sentiti tanti ma la situazione della pineta del Tombolo Sud resta drammatica.
Gli atolli
La speranza, oggi, è negli atolli, termine che ci proietta davanti l’immagine di paradisi polinesiani. Magari chiamiamoli isolotti, vocabolo che ci riporta coi piedi per terra: barriere flangiflutto circolari fatte di pietra, di 40 metri di diametro, posizionate a 60 metri dalla riva, destinate a sostituire i fallimentari pennelli perpendicolari voluti dalla Provincia di Livorno e che, intrappolando i sedimenti, spostavano a valle il problema, invece di eliminarlo. Il progetto antierosione per cui il Comune di Cecina nel 2022 ha ottenuto un finanziamento di 1,9 milioni ne prevede 8 di questi atolli, tra il fosso della Cecinella e il fosso Nuovo, praticamente al confine col comune di Bibbona. Ne sono stati piazzati tre, per ora, nella parte nord del Tombolo. E pochi mesi fa è partito l’iter per sistemarli altri due.
Effetti degli atolli
Dal sopralluogo emerge che nel tratto con gli atolli i danni del mare sono stati contenuti rispetto a sud, verso Bibbona, dove la spiaggia è quasi sparita e i pini sono divelti o con radici precarie. «Sembra il segno che qualcosa, gli atolli, fanno laddove sono stati posizionati», commenta il vice sindaco Alessandro Bechini.
La storia dell’erosione
Il problema si trascina da tempo. Secondo uno studio dell’Università di Firenze, dal 1938 al 1981 a Cecina si sono persi 80 metri di arenile, pari a 11,5 ettari. Un danno ambientale enorme, con ripercussioni sul turismo: 10 ettari di spiaggia portano circa 3 milioni di Pil l’anno. Alcuni studi indicano che la realizzazione della darsena del porto di Marina di Cecina nel 2012 abbia peggiorato la situazione, sottraendo sedimenti ai fondali e aumentando i rischi di piena alla foce del fiume.
Pennelli e ripascimento
Nel 2014 la Provincia ha realizzato 12 pennelli a sud della foce del Cecina e un maxiripascimento con 430mila mc di sabbia, investendo 8 milioni. Si prevedeva un avanzamento della costa dai 10 ai 30 metri. Undici anni dopo, i pennelli sono considerati fallimentari e oggi si punta sugli atolli.
Il nodo della sabbia
Il vice sindaco Bechini ricorda il problema della sabbiatura del Tombolo: il decreto 173 del 2017 impedisce di usare la sabbia della foce del Cecina a causa dei valori di metalli superiori ai limiti. Comprare sabbia dal Delta del Po costa circa 50 euro al mc: per un ripascimento di 400mila mc servirebbero 20 milioni di euro, una cifra difficile da reperire solo dai comuni, anche se la Regione potrebbe intervenire.
Speranza negli atolli
Intanto il mare continua ad avanzare e chi ha a cuore la sorte dei tomboli cecinesi deve affidarsi alla scienza, sperando che gli atolli possano finalmente arginare l’erosione e proteggere la pineta del Tombolo Sud.
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