Porto di Cecina, una coop di proprietari: «Acquisteremo altri posti barca»
L’obiettivo è quello di reperire i capitali per l’acquisto almeno di parte della darsenA
CECINA. Il comitato dei proprietari dei posti barca del porto di Cecina si stanno preparando per costituire una cooperativa.
L’obiettivo è quello di reperire i capitali per proporsi per l’acquisto almeno di una parte dei posti restanti nella darsena. È uno dei nuovi capitoli del caso del porto sul quale il 17 settembre il tribunale di Livorno sarà chiamato a pronunciarsi tra rinnovo del concordato, fallimento (liquidazione giudiziale) o eventuale acquisto da parte della società italo inglese che da tempo si è candidata.
La costituzione della cooperativa nasce partendo dal fatto che è evidente che se Setha non comprerà, il rischio di una liquidazione giudiziale sia abbastanza scontato. E anche il Comitato ha ben chiaro che «sembra difficile perseguire altre piste come la ventilata opzione di allestire un altro concordato» dal momento che «si ricomincerebbe da capo con un’ulteriore agonia sia per i tempi sia per il denaro speso. Cosa che, per noi, sarebbe inopportuna tanto da avere molto chiaro che se Setha non compra è bene dare uno stop».
«Abbiamo contatti con una cooperativa del territorio esperta in problemi portuali – spiega il presidente del comitato Danilo Volterrani – e abbiamo iniziato ad attingere informazioni per analizzare la situazione per rivolgersi a un legale. Sulla carta i soci potrebbero essere in primo luogo i proprietari di posto barca e i rogitanti. Ma non si può escludere che poi possano farne parte enti o società o soci finanziatori. Ha senso ipotizzare più di 22 sottoscrizioni e un capitale sociale almeno maggiore di un milione di euro”.
L’intento del comitato è, del resto, quello di rivolgersi a tutti coloro che vogliano impegnarsi per il futuro del porto di Cecina e che sono disponibili ancora ad avere fiducia e a investire risorse.
«La creazione della società – aggiunte Volterrani – può permettere, sulla carta, di concorrere all’acquisizione di una parte, seppur piccola, del porto. Quindi, strategicamente, di poter interagire con il Comune e le parti interessate, nonché fornire la nostra disponibilità a partecipare a eventuali tavoli per suggerire e ricercare le migliori soluzioni. Come utilizzatori, lo riteniamo importante. Di fatto siamo gli artefici della costruzione del porto e ne stiamo mantenendo la funzionalità con il pagamento dei servizi di ormeggio alla Cecina Servizi Portuali Srl, pagando Imu e Tari (non proprio irrisorie) al Comune di Cecina».
Il Porto di Cecina è nato dalla sottoscrizione di azioni da parte di circa 500 soci che poi hanno proceduto concretamente all’acquisto di 184 posti barca mediante rogito (proprietari) e di circa 146 posti barca da parte di soci che non hanno rogitato (promissari acquirenti) con vari stati di avanzamento dei pagamenti. In alcuni casi sono stati acquistati posti auto e box non ancora costruiti.
«Purtroppo – continua il presidente – non si può dire che abbiamo fatto un buon investimento. Ci rimane tuttavia l’orgoglio e la consapevolezza almeno di aver permesso lo sviluppo di un’economia del territorio legata all’attività portuale dato che il nostro porto, con una capienza di circa 700 posti barca, dà lavoro a molte decine di persone sul territorio. Solo La Cecina Servizi Portuali srl impiega 15 addetti ».
Il comitato dei proprietari del porto di Cecina è composto attualmente da 106 soci che rappresenta il 20,90% delle azioni della Porto Spa.
«Siamo stati – conclude – finora rispettosi e silenziosi, senza alcuna polemica, per facilitare l’acquisizione del Porto come previsto dal concordato, avremmo potuto far sentire in qualche modo la nostra voce e oggi usciamo pubblicamente dicendo come si auspichi che in caso di nomina del curatore fallimentare si adoperi per proseguire l’attivita del porto senza ipotizzarne neanche momentaneamente la chiusura».
Il progetto del comitato prevede, al momento, una sottoscrizione di quote di valore minimo da 5.000 o 10.000 euro (tra sottoscrizione iniziale e sovrapprezzo) iniziando presumibilmente con una quota di sottoscrizione iniziale con un pacchetto di 5 quote da 200 euro con l’obbligo di elargire il sovrapprezzo con successivi versamenti. Per chi fosse interessato ad avere informazioni, fa sapere il presidente, può scrivere a comitatoproprietariportocecina@mail. com.