Beppe Grillo, rinnovata per 10 anni dal Comune di Bibbona la concessione della spiaggia per la sua villa. Il sindaco chiarisce: «Non è gratis»
La villa, disponibile in affitto per 16.500 euro a settimana, è legata a una concessione demaniale di cui si è occupata una delibera del 19 dicembre scorso. Massimo Fedeli: «Forse in ambienti romani sono abituati ai favoritismi. Qui a Bibbona invece si seguono le leggi»
BIBBONA. Beppe Grillo ha ottenuto una proroga di dieci anni per la gestione della spiaggia in cui si trova la sua villa privata a Marina di Bibbona, in provincia di Livorno. La villa, disponibile in affitto per 16.500 euro a settimana, è legata a una concessione demaniale di cui si è occupata una delibera del 19 dicembre scorso, riportata oggi da Il Giornale.
Nel documento si fa riferimento alla concessione n. 14/05, intestata a Giuseppe Grillo e indicata nel piano regolatore con la sigla CDM – 7, classificata come «arenile privato». La delibera stabilisce che la concessione sarà estesa per un altro decennio.
Secondo quanto specificato, la spiaggia non può essere associata a un’attività economica. Il suo utilizzo è limitato alla tutela della duna e della vegetazione circostante, con l’obiettivo di preservare l’ambiente naturale dell’area.
Sul caso interviene il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri: «Mi sorprende quanto apprendo dalla collega Chiara Tenerini, deputato di Forza Italia chiamata sul caso da Il Giornale, in merito ad una concessione balneare rilasciata dal comune di Bibbona, sul litorale livornese, a beneficio di Beppe Grillo. Mentre i suoi seguaci vogliono gare e bandi per massacrare le piccole imprese balneari per lo più familiari il loro già “padrone” ottiene spiagge in concessione per sollazzarsi a piacimento. Per le sue abluzioni concessione decennale, per chi lavora sul mare un calcio nelle terga».
Così sul caso il sindaco di Bibbona, Massimo Fedeli: «Comprendo la necessità di visibilità ma forse sarebbe opportuno leggere gli atti prima. Non si tratta di una concessione gratuita e non lo è mai stata. Oggetto del rinnovo della concessione è una porzione di duna mininale rispetto all'arenile e si trova al confine della proprietà. Nella delibera di giunta si può leggere chiaramente che non è andata a gara, a differenza di altre, perché non ha alcun interesse di lucro non essendovi prevista dal Piano della Costa la possibilità di svolgervi alcuna attività economica. Si tratta di un'area che ha come scopo la protezione della duna e della vegetazione dunale, ambiente questo tra l'altro tutelato dalle leggi. È una concessione che viene da lontano, da molto prima di questa Amministrazione, e sarebbe stato sufficiente leggere gli atti per capire che si sta parlando di nulla. Tra l'altro - ricorda il sindaco - la proprietà di Villa Corallina è stata l'unica che nel periodo di osservazioni al piano della costa non ha chiesto alcun tipo di ampliamento né possibilità di mettere ombrelloni».
Nel dettaglio si tratta «di una porzione di duna di 1.105,00 mq, a ridosso della proprietà, per la quale viene versato al Demanio, e non al Comune, un canone di concessione, la cui quota è stabilita dal Ministero, di 3.204,53 euro annui, secondo le stesse regole di chi ha uno stabilimento senza però potervi esercitare alcuna attività economica. Dalla planimetria allegata al Piano della Costa si può inoltre notare che la concessione riguarda solo la parte dunale (a differenza della concessione a fianco), mentre la spiaggia di fronte alla villa che arriva fino all'arenile è libera e usufruibile da tutti».
Il sindaco conclude: «Si va a fare polemica per un tratto di duna sul quale non potrebbe essere creata alcun tipo di attività economica quando ci si dimentica che questo Governo non ha voluto affrontare il vero problema delle concessioni balneari. Se non avessero impugnato la legge regionale toscana adesso non ci troveremmo in questa situazione. Forse sarebbe opportuno che i rappresentanti della maggioranza di Governo si occupassero di questo».