Il Tirreno

La testimonianza

Andrea, travolto da un tronco in autostrada: «Vi racconto la mia serata da incubo a Collesalvetti»

di Claudia Guarino
La foto scattata quella notte da Santini. Andrea Santini Cecinese rimasto coinvolto nell’incidente sull’A12 giovedì scorso
La foto scattata quella notte da Santini. Andrea Santini Cecinese rimasto coinvolto nell’incidente sull’A12 giovedì scorso

Il racconto del cecinese Santini: «Non so come abbia fatto a non cappottarmi, sono stati attimi di terrore»

28 febbraio 2024
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CECINA. Il boato e il suono degli pneumatici che strisciano sull’asfalto nero come la pece. C’è qualcosa. È proprio lì, davanti, sulla carreggiata. I fari, per un momento, riescono a inquadrarne il profilo. Poi, l’imprevedibile. «Ho preso in pieno il tronco con l’auto e sono letteralmente volato, finendo col mezzo qualche metro più avanti. Probabilmente non ho cappottato solo perché, d’istinto, ho evitato di sterzare. Certo è che mi è andata bene. È andata bene a tutti. Ma pensi cosa sarebbe potuto succedere se l’incidente fosse avvenuto in piano giorno e su un’autostrada più trafficata. Abbiamo sfiorato la tragedia». Il cecinese Andrea Santini, formatore di manovre di rianimazione, se l’è vista brutta. Giovedì 20 febbraio era su una delle auto rimaste coinvolte nel maxi incidente sull’A12, tra Collesalvetti e Rosignano quando un camion ha urtato il new jersey e il carico è finito sulla carreggiata opposta. Trasportava tronchi. Bilancio: dodici mezzi coinvolti, sette feriti, per fortuna non gravi, e tanta paura.

Lo schianto
«Quell’autocarro non trasportava legna da ardere – racconta Santini – erano proprio tronchi d’albero. Enormi. Non so perché sia accaduto, ma mentre il tir viaggiava in direzione nord si è ribaltato. Era nella sua carreggiata, ma ha impattato con lo spartitraffico e il carico è finito in quella opposta». Proprio mentre di lì stavano passando varie auto. «Due macchine si sono cappottate, sono finite ai margini della strada e ci sono stati dei tamponamenti. Io sono arrivato un attimo dopo, ho schivato una macchina e quando i fari hanno illuminato la carreggiata ho visto che a terra c’era un albero». Una manciata di secondi. Santini è finito sopra al tronco, che ha fatto da catapulta. «Non ho cercato di evitarlo. E meno male, altrimenti con ogni probabilità mi sarei ribaltato anche io, considerando che viaggiavo minimo a 110 chilometro orari».
«Ero sotto choc»
E poi che è successo? «Poi sono saltato in aria e la macchina è atterrata quasi pari, fermandosi 150 metri più avanti. A quel punto sono uscito. Devo dire che ero sotto choc. Avevo preso il telefono per chiamare mia moglie (era solo in auto, di ritorno a Firenze, ndr) e avevo la mano che mi tramava. Poi, pian piano, ho iniziato a riprendermi. Ho visto che si è fermata una macchina della Croce Rossa con i volontari che hanno prestato i primi soccorsi ed è arrivata anche la polizia stradale con gli agenti che hanno chiuso l’autostrada in tutte e due le direzioni». In strada c’era il caos. «Sono arrivate le ambulanze, i pompieri, una ditta per togliere i tronchi». Grande dispiegamento di forze, insomma. Santini è rimasto lì, sull’A12, dalle 19 alle 23, 30. «Poi è arrivato il carro attrezzi e me ne sono andato».
«Scenario surreale»

Quattro ore e mezzo, quelle trascorse lungo l’autostrada, che di certo Santini non dimenticherà. «Ripeto, quell’incidente è stato uno choc. E io ho fatto volontariato per il 118, quindi qualche incidente l’ho visto. Ma quello dell’altra sera era veramente incredibile. Dinamica surreale. C’erano polvere, detriti di legno che saltavano in aria, olio dei radiatori persi dalle macchine, gente a terra, gente che gridava». Insomma, il caos. Da cui Santini e la sua auto sono usciti ammaccati. «La macchina ha avuto seri danni: ha le ruote distrutte e un cerchione diviso a metà. Io ho un po’ di mal di schiena, ma comunque mi sento abbastanza bene. Lì per lì non sono andato in ospedale perché c’era chi ne aveva più bisogno. Sono andato dopo, per alcuni accertamenti». Andrea Santini dice che sì, gli è andata bene. «Ma non solo a me. È andata bene a tutti quanti. E se al momento dell’incidente l’autostrada fosse stata più trafficata? Che cosa sarebbe successo? Abbiamo rischiato una strage».

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