Rosignano, la città tartassata dai furti: in carcere un trentaseienne
I carabinieri ritengono sia l’autore dei raid sulle strade di Solvay
ROSIGNANO. Una scia di furti, avvenuti da luglio ai giorni scorsi, a Rosignano Solvay.
Auto “prese in prestito” durante la notte, usate per compiere altri furti (ai danni di attività commerciali) e “restituite” ai proprietari la mattina successiva. Numerosi i furti di auto segnalati dai residenti della frazione (non tutti sono stati denunciati) che, nei giorni scorsi, hanno deciso di rendere pubblica la situazione chiedendo l’intervento dell’amministrazione comunale. «Se tutti sanno chi è, perché non intervengono?», si era sfogata su questa cronaca una delle cittadine derubata dell’auto due volte in pochi mesi.
Giovedì mattina Andrea Cappellini, 36 anni, di Rosignano Marittimo, ritenuto l’autore di una serie di raid nelle strade di Solvay ma anche a Cecina e Castiglioncello è stato arrestato. Alla fine, dopo che per due volte l’uomo era stato arrestato perché colto sul fatto, diciamo così, e poi liberato, è stato nuovamente arrestato dai carabinieri che hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dal Gip del tribunale di Livorno, Mario Profeta. I carabinieri della compagnia di Cecina, come spiega il comandante, il maggiore Christian Bottacci, hanno trasmesso alla Procura una informativa con l’elenco dei vari episodi che risultano riconducibili all’uomo.
Filmati e testimonianze hanno permesso di avere un quadro complessivo degli episodi per cui poi la Procura ha chiesto e ottenuto la misura di custodia cautelare in carcere. L’arresto è di giovedì ed è stato reso noto ieri. 21 i fatti ricostruiti, furti, ricettazione ed uso fraudolento di carte di credito, commessi tra luglio 2022 e febbraio 2023. Si parla di furti pluriaggravati, commessi ai danni di diversi esercizi pubblici, abitazioni ed autovetture in sosta: in particolare l’arrestato, tra l’altro, è accusato di essersi appropriato di un’autovettura poi utilizzata, nella stessa notte, per compiere tre “spaccate” ai danni di altrettanti esercizi commerciali nel comune di Cecina. Era il 26 dicembre, quando Cappellini avrebbe colpito ai danni del bar “Crema e Latte”, da “Colorado” vernici e smalti e nel panificio “Fratelli Barbafiera”. «L’attività investigativa dei carabinieri di Cecina ha consentito di raccogliere consistenti e concordanti elementi di responsabilità a carico del 36enne che hanno portato il sostituto procuratore titolare del fascicolo, dottoressa Sabrina Carmazzi, a richiedere l’emissione di un provvedimento restrittivo». Il giorno dell’arresto, alcuni cittadini sono andati dal sindaco, Daniele Donati, a chiedere un intervento per risolvere i problemi di “microcriminalità nella frazione di Solvay”. La notte prima c’era stato un furto ai danni di un circolo vicino allo stadio comunale. Donati li aveva rassicurati dicendo di essere in stretto contatto con i carabinieri che stavano seguendo la vicenda. Tra l’altro, sempre poche notti fa, Cappellini è stato arrestato dalla polizia alla guida di un motocarro Ape che era stato rubato a un pensionato, informato alle 4 di mattina di quello che era successo davanti a casa sua. Da quanto emerge l’uomo sarebbe indagato anche per altri episodi su cui le forze dell’ordine stanno indagando. Il 36enne è stato riconosciuto, tra i vari fatti, come l’autore del raid nel panificio da Carmen a Castiglioncello, denunciato a luglio. Porta forzata, due bottiglie di birra sparite insieme a 150 euro e al cassetto del registratore di cassa. Pochi giorni dopo, Cappellini, stando alle accuse, ha usato una tessera bancomat rubata per comprarsi le sigarette sempre a Castiglioncello. Ci sono poi i furti di una Fiat Panda, di un furgone e di una Opel Corsa da cui avrebbe “prelevato” anche le carte di credito di uno dei proprietari usate dall’uomo per effettuare pagamenti sempre per le sigarette o in aree di servizio.
Nel mese di ottobre a casa dell’uomo è stata recuperata un’autoradio rubata su una delle auto saccheggiate a Solvay. Nell’elenco dei furti c’è anche quello avvenuto a “Dimensione stampa” di Giacomo Cantini: a casa di Cappellini pochi giorni dopo era stata recuperata parte della refurtiva. Ci sono poi un furto al bar “Fiore” a Cecina, con il proprietario che aveva incrociato per la strada l’autore della sgradita “visita” e un altro a casa di un pensionato che aveva chiamato Cappellini per riparare un elettrodomestico. Il 7 febbraio invece il 36enne è stato trovato su una Peugeot 206 risultata rubata e per questo, come per altre vetture, gli viene contestato anche il reato di ricettazione.
Insieme a una donna, la compagna anche lei indagata, Cappellini avrebbe usato per fare acquisti una tessera bancomat risultata rubata e ceduto occhiali da sole, anche questi presi su auto aperte nella notte a Solvay.
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