Rivoluzione scuola, da settembre a Cecina si passa da tre plessi a due macro istituti
Il comitato dei genitori chiede spiegazioni al Comune. L’accorpamento riguarda oltre 2.500 alunni
CECNA. Da tre plessi ben distinte a due macro-istituti per soddisfare una popolazione scolastica di quasi tremila studenti tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. A Cecina il ritorno sui banchi dopo l’estate segnerà l’inizio di una vera e propria rivoluzione. Un cambiamento radicale che però non è stato del tutto ben digerito dai genitori, preoccupati che l’accorpamento previsto tra gli istituti presenti sul territorio – addirittura non solo di quello strettamente comunale di Cecina – possa portare ad un impoverimento sia dell’offerta formativa che dei servizi di segreteria didattica.
Ma andiamo con ordine. Attualmente le scuole nell’area cecinese sono tre: la “Collodi” a Marina, la “Guerrazzi” e la “Galilei” a Cecina (quest’ultima scuola media, mentre le prime due interessano la scuola dell’infanzia e la primaria) . Secondo il piano già approvato dalla Regione (su proposta dell’amministrazione comunale nell’ottobre scorso) per il dimensionamento della rete scolastica dall’annata 2022-2023, di questi tre plessi ne resteranno due e saranno al centro di un maxi-accorpamento che arriverà a toccare anche il territorio di Bibbona. Nello specifico: alla “Collodi” (infanzia e primaria) si uniranno la scuola media di San Pietro in Palazzi e quella appunto di Bibbona formando un unico istituto che sarà intitolato a Carlo Cassola, mentre la “Guerrazzi” assimilerà sotto la sua egida – mantenendo la stessa denominazione – la scuola media “Galilei”.
«Due dei tre attuali dirigenti scolastici hanno già chiesto e ottenuto il trasferimento – spiega l’assessora alla scuola del Comune di Cecina Daniela Pampaloni – così si è resa necessaria la ricalibrazione del comparto scolastico con il mantenimento della dottoressa Caterina Startari alla guida del futuro istituto “Guerrazzi” e con l’arrivo di una nuova dirigente, Paola Pucci, dalla zona di Alessandria per guidare il nuovo istituto “Cassola”. Non ci saranno problemi in questo passaggio – dichiara Pampaloni – anche perché l’ufficio scolastico provinciale ha preso l’impegno di mantenere invariato anche il personale Ata impiegato nelle scuole».
Eppure la preoccupazione dei genitori (riuniti nel comitato civico MediaUnita) non smette di farsi sentire. «Non capiamo i motivi di un accorpamento per istituti che non erano in difficoltà e contavano centinaia di alunni ciascuno – dichiara la presidente del comitato Rita Castellini – così a Cecina si supererà di gran lunga il limite di 1200 studenti per istituto, con i conseguenti rischi per le famiglie di veder ridotta di molto la libertà di scelta dell’offerta formativa. Ad esempio per quanto riguarda le lingue. Abbiamo chiesto un’assemblea pubblica per parlare di questo ma nessuno ci ha mai dato risposta». Un timore però che dal Comune si affrettano a scongiurare. «Nessuna complicazione per l’offerta didattica – commenta l’assessora Pampaloni – il numero delle classi è addirittura aumentato, dato che a Marina sarà prevista una classe in più rispetto alla situazione attuale. Resto comunque a disposizione – conclude – per incontrare il comitato e rispondere alle loro perplessità. Ma un’assemblea non è necessaria perché con insegnanti e personale il dialogo si è già svolto in maniera proficua».