Il Tirreno

Le nutrie sono salve verranno sterilizzate e non soppresse

Le nutrie sono salve verranno sterilizzate e non soppresse

La Provincia concorda con gli ambientalisti: «É anche più economico». Esulta la loro protettrice, Cinzia Bacciardi

02 agosto 2014
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ROSIGNANO. Le nutrie della Mazzanta sono salve. Saranno sterilizzate e non abbattute. Il piano di contenimento “dolce”, tra l’altro più economico dell’abbattimento, ha convinto tutti: è quanto è emerso dall’incontro pubblico organizzato dal Movimento 5Stelle in piazza del Mercato a Rosignano Solvay. Un obiettivo centrato, che fa esultare la “Signora delle nutrie”, la vadese Cinzia Bacciardi, che protegge e dà da mangiare alla colonia sotto accusa per la solidità dei fossi della Mazzanta.

All’incontro si è arrivati dopo la decisione della Provincia di eliminare i roditori. Ambientalisti e animalisti si sono coalizzati per evitare l’abbattimento dei piccoli animali. All'incontro sono intervenuti Samuele Venturini, biologo esperto in tutela ambientale, Marco Marabotti del Wwf di Rosignano, Renato Ceccherelli direttore sanitario del centro Cruma Lipu di Livorno, Cinzia Bacciardi e Serena Mancini, portavoce del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale. Venturini ha spiegato come «la gestione faunistica con metodi ecologici metta insieme varie competenze e che la legge 157/92 in materia preveda di attuare metodi ecologici di controllo. É necessario - ha aggiunto - stabilire una coesistenza tra fauna selvatica e attività antropiche e per questo esistono strumenti di prevenzione». Con particolare riferimento alle nutrie della Mazzanta, che Venturini è andato a osservare direttamente, spiega che «la colonia è ridotta, si tratta solo di 15-20 esemplari: per questo motivo il metodo di sterilizzazione, intervenendo sulla natalità e non sulla mortalità, è il più efficace e il meno oneroso». I metodi ecologici di contenimento sono l'immunocontraccezione degli animali, la sterilizzazione, la recinzione. «L'abbattimento comporta spese eccessive in munizioni e smaltimento e non risolve il problema; la sterilizzazione invece risolve il problema in una volta sola, e la spesa per animale si aggira indicativamente sui 30-40 euro», ha spiegato Venturini. Dalla platea è intervenuto anche il comandante della polizia provinciale Maurizio Trusendi, spiegando che «abbattere gli animali fa parte del nostro lavoro, attuiamo disposizioni tecniche, ma saremmo più che favorevoli a confrontarci anche con altri mezzi. Abbiamo tra l’altro forti problemi di bilancio e l'abbattimento genera costi non indifferenti. Ci teniamo però a sottolineare che è profondamente sbagliato dar da mangiare a questi animali antropizzandoli».

Cinzia Bacciardi ha letto un appello, in cui racconta la sua storia in difesa delle nutrie. «Questi animali vanno difesi e non possono pagare per colpe umane, sono contenta di questo incontro e ringrazio tutti per la solidarietà che mi è stata dimostrata». Marco Marabotti del Wwf di Rosignano ha spiegato che «il ruolo del Wwf è quello di proteggere la biodiversità. Dobbiamo ricordare che la nutria è un animale importato dal Sudamerica; detto questo la colonia della Mazzanta è esigua, non ci sono campi coltivati intorno e il rischio di trasmissione di malattie è inesistente. La posizione del Wwf è di non abbattere le colonie, ma sterilizzarle e reimmetterle nell'ambiente». Mancini ha spiegato poi che «con Samuele Venturini nelle prossime ore lavoreremo a un'integrazione dell'interpellanza al sindaco Franchi con dettagli specifici sul regolamento di tutela degli animali», mentre il direttore sanitario Cruma Lipu Ceccherelli ha aggiunto di essere «totalmente a favore della soluzione ecologica della sterilizzazione». In conclusione dall'incontro è emersa quindi la volontà di lavorare a un progetto dettagliato di contenimento ecologico, «un progetto che presenterò a settembre al sindaco Franchi - ha concluso Venturini - studiato appositamente sul caso della Mazzanta».

Silvia Trovato

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