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Reset, il nuovo player del mercato italiano che coniuga sostenibilità e risparmio

Reset, il nuovo player del mercato italiano che coniuga sostenibilità e risparmio

A fine maggio scorso, Legambiente ha presentato il rapporto “Comuni Rinnovabili”, stilato in collaborazione con il GSE (Gestore Servizi Energetici)

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Il documento fotografa lo stato dell’arte dello sviluppo delle energie rinnovabili in Italia, un aspetto cruciale per l’evoluzione del mercato nonché per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e di autonomia energetica a medio e lungo termine.

I dati Legambiente: le rinnovabili crescono ma l’Italia resta in ritardo
Nella nota stampa diramata a margine della pubblicazione del rapporto, Legambiente sottolinea come, nel periodo che va dal 2004 al 2024, “le rinnovabili sono passate da 20.222 MW a 74.303 MW di potenza efficiente netta installata”, facendo registrare una crescita del 267%, a fronte di un incremento di oltre 54mila MW. Contestualmente, è aumentato anche il numero degli impianti attivi: nel 2004 erano poco più di 2.400 mentre nel 2024 si registrano quasi 1 milione e 900mila installazioni.

“Solare fotovoltaico, eolico ed idroelettrico” - si legge - “sono le tre fonti rinnovabili cresciute maggiormente in questi venti anni”. Ciò nonostante, l’Italia appare ancora piuttosto in ritardo rispetto a buona parte del resto d’Europa, come testimonia il 14° posto per quanto riguarda la diffusione del solare fotovoltaico (misurata in kW per abitante). Pur essendo terzo, dopo Germania e Spagna, per capacità accumulata, il nostro paese “continua a perdere terreno, facendosi superare da Paesi come Lituania ed Estonia”. Discorso analogo per il settore dell’energia eolica: l’Italia è quinta per potenza installata ma, con soli 0,2 kW prodotti per abitante, si colloca ben al di sotto della media europea (0,5 kW)e in 18° posizione per diffusione.

Il rapporto stilato da Legambiente evidenzia anche un’altra criticità del mercato energetico italiano: i prezzi al dettaglio dell’energia elettrica sono più alti rispetto a paesi come Spagna e Germania. “La differenza” - si legge nel report - “sta tutta nella percentuale di energia prodotta e, in questi due Paesi, la produzione da rinnovabili supera il 60% rispetto alla produzione complessiva”. In Italia, dove il mix energetico è ancora basato principalmente sul gas e altre fonti non rinnovabili, va di poco oltre il 40%. Questo aspetto ha diverse implicazioni, economiche e commerciali. Da un lato, il prezzo italiano dell’elettricità resta fortemente influenzato da quello del gas, a sua volta estremamente sensibile alle evoluzioni dello scenario geopolitico internazionale. Dal punto di vista pratico, la dipendenza dal gas rende il mercato dell’energia elettrica piuttosto volatile: i prezzi sono instabili, specie nel breve periodo. Di conseguenza, i consumatori che hanno sottoscritto contratti di fornitura a prezzo indicizzato devono sostenere costi difficili da quantificare su base mensile, in quanto riflettono le oscillazioni dell’indice di riferimento.

Energia a canone fisso: la formula innovativa di Reset

In uno scenario di questo tipo, ha fatto il suo ingresso sul mercato italiano un nuovo fornitore di energia, che ha lanciato un modello innovativo e dinamico. Si tratta di Reset Energia, una realtà emergente, facente parte di un gruppo industriale con all’attivo oltre 130 mila punti di fornitura e oltre 5 milioni di bollette emesse negli ultimi undici anni.

Nello specifico, l’azienda propone un servizio di fornitura in abbonamento a fronte di un canone mensile fisso, costituito da un importo comprensivo di oneri di trasporto e gestione del contatore, oneri generali di sistema, imposte e IVA. A differenza delle offerte in cui il prezzo fisso è applicato alla sola componente energia, quella di Reset prevede una formula ‘tutto incluso’, in relazione ad una specifica fascia di consumo associata all’abbonamento.

Gli utenti, quindi, possono scegliere la formula più adatta alle proprie esigenze di spesa e al fabbisogno energetico del rispettivo nucleo familiare. In aggiunta, il fornitore effettua la fatturazione a prezzo fisso anche di eventuali consumi ‘extra soglia’: in caso di ‘sforamento’, quindi, la quota di elettricità eccedente avrà anch’essa un costo comprensivo di oneri accessori, imposte e IVA.

L’offerta, quindi, garantisce un elevato grado di trasparenza e sicurezza, mettendo i clienti al riparo dalle oscillazioni del mercato - e dalla conseguente volatilità di prezzo della materia energia - nonché dalle possibili variazioni delle altre voci di spesa presenti in bolletta e soggette ad aggiornamento periodico da parte dell’ARERA. La struttura della proposta commerciale di Reset si propone come un’opzione più stabile rispetto alle altre disponibili sul mercato, superando sia il modello a prezzo fisso sia quello a tariffazione multioraria che prevede prezzi differenti dell’energia elettrica in base al periodo di consumo (in relazione alle tre fasce orarie individuate dall’ARERA).

Un modello che integra consumo responsabile e sostenibilità ambientale

Al contempo, Reset Energia ha previsto l’implementazione di un’app per il monitoraggio orario dei consumi, che consente agli utenti di valutare il dispendio energetico delle proprie attività domestiche sulla base di riscontri oggettivi. L’applicazione permette inoltre di visionare le proiezioni di spesa e di ricevere notifiche ‘intelligenti’ contenenti consigli e suggerimenti per utilizzare in modo più efficiente le risorse energetiche in casa, ridurre gli sprechi e ridimensionare i costi.

L’azienda, infatti, intende anzitutto promuovere un modello di consumo più responsabile e un approccio consapevole all’utilizzo dell’energia elettrica. Tale consapevolezza non può prescindere da una valutazione dei propri consumi e dell’impatto economico degli stessi; a tal riguardo, Reset ha già sviluppato anche una web app (disponibile all’indirizzo https://app.resetenergia.it) tramite la quale è possibile valutare la struttura di offerta che meglio aderisce alle proprie esigenze di consumo.

L’approccio responsabile verso il dispendio energetico è uno degli aspetti cardine del progetto Reset che trae origine da una community online di utenti attivi, cresciuta attorno all’interesse per tematiche quali l’ottimizzazione dei consumi in ambito domestico e il risparmio in bolletta. L’azienda ha fatto di questi temi il fulcro della propria comunicazione; particolarmente attiva sui social - dove si è rapidamente imposta come il fornitore di energia con più seguito in Italia - Reset utilizza i propri profili ufficiali (su tutti quello di Instagram) per condividere contenuti tematici incentrati sulla sostenibilità, che vanno dal corretto utilizzo degli elettrodomestici, ai consigli pratici per ridurre l’impatto energetico delle attività domestiche.

La sostenibilità ambientale, infine, caratterizza anche in concreto l’offerta commerciale dell’azienda che distribuisce energia elettrica pulita al 100%, prodotta da fonti rinnovabili certificate mediante il meccanismo di annullamento delle Garanzie d’Origine. In altre parole, l’elettricità sarà prodotta in impianti certificati (IGO) alimentati da fonti energetiche rinnovabili.

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