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Cooperativa La Peschiera, riflessioni tra memorie e prospettive

Cooperativa La Peschiera, riflessioni tra memorie e prospettive

La Presidente Daniela De Angelis e il suo ricco percorso professionale

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Daniela De Angelis, nata a Casteldelpiano (GR), vive tra Grosseto e Santa Fiora, e pur viaggiando per studio e lavoro, ha sempre scelto di rimanere sull’Amiata, sentendone dentro di se il carattere forte ed i valori delle origini contadine e della gente di montagna. È la presidente della Coop La Peschiera azienda storica del territorio dal 1988.

Dopo aver conseguito il diploma di Ragioniera e Perito Commerciale ha frequentato la Scuola per Infermieri Professionali della Azienda Sanitaria di Grosseto.

«Per mantenermi agli studi – ci racconta – ho lavorato come addetta al front office nel settore alberghiero. Al momento del conseguimento del titolo di infermiera professionale, era nei miei sogni il naturale proseguimento di questo percorso che prevedeva gli studi universitari nella facoltà di Sociologia. Ma l’arrivo di mio figlio Michael, mi ha fatto rivedere piani, obiettivi e priorità. Così per 4 anni ho scelto di dedicarmi interamente alla famiglia. Pur vivendo intensamente e completamente il ruolo di mamma e moglie, non ho però mai trascurato la mia crescita professionale, approfittando di questa “pausa” per frequentare dei corsi di informatica, marketing, comunicazione e controllo di gestione, riprendendo e perfezionando così la mia formazione in economia e gestione aziendale».

Nello stesso periodo ha effettuato lavori stagionali nel settore della ristorazione alberghiera effettuando anche corsi di cucina e banqueting.

A 27 anni quando il figlio ha iniziato ad andare a scuola, ha trovato lo spazio per conciliare il tempo lavoro-famiglia e cogliere le opportunità di un percorso lavorativo all’interno della Cooperativa La Peschiera, prima come addetta al servizio mensa e successivamente come coordinatrice del servizio catering.

Nel 1995 dopo aver effettuato un percorso formativo per Agente di sviluppo nelle cooperative, ha iniziato a lavorare part-time nella segretaria di Legacoop di Grosseto e nel 1997 lascia la Cooperativa La Peschiera per dedicarsi completamente alla segreteria del Comitato Territoriale, occupandosi anche di progettazione, coordinamento e rendicontazione di corsi di formazione a favore di diverse aziende aderenti alla Lega delle Cooperative, dislocate su tutto il territorio provinciale.

Pur continuando il lavoro presso il CTL, e ricca delle esperienze fatte, nel 1999 torna di nuovo a collaborare fattivamente con La Cooperativa La Peschiera come Responsabile della Gestione e Formazione del Personale, contribuendo alla crescita delle attività e allo sviluppo delle competenze e di nuovi settori di intervento.

Nel 2001, a 34 anni, viene nominata Presidente del Consiglio di Amministrazione della Cooperativa e da allora si dedica a tempo pieno all’azienda nella quale ha investito e continua ad investire molte delle sue energie per potenziarne la crescita.

«In questi 25 anni – continua – il fatturato della La Peschiera è passato da un milione di euro a cinque milioni e mezzo di euro con circa 230 dipendenti grazie allo sviluppo della sua natura di azienda multiservizi».

Oltre ad erogare servizi di trasporto e refezione scolastica alle amministrazioni, La Peschiera collabora ad oggi con circa 100 aziende private, erogando servizi che vanno dalle pulizie generiche a quelle industriali e alla sanificazione, alla preparazione e somministrazione dei pasti, al catering ed organizzazione di eventi, al trasporto di persone e di cose.

La strategia adottata è quella di progettare servizi con sempre più elevata qualità e specializzazione, caratterizzati al contempo da flessibilità, multisettorialità e forte connotazione territoriale, interpretando e rispondendo così alle esigenze peculiari di un territorio tanto bello quanto complesso, con zone rurali a volte anche difficili da raggiungere, in cui il valore umano è sicuramente un fattore prevalente.

Dal 2013, grazie alla collaborazione con grandi aziende della ristorazione, sono stati ampliati gli orizzonti territoriali.

In continua innovazione, nel corso del 2015 La Peschiera ha iniziato la collaborazione con l’Amministrazione della Difesa di Grosseto con la gestione di circoli ricreativi, catering veicolato e gestione stabilimenti balneari.

L’aggiudicazione di queste gare, oltre a rappresentare un’ulteriore opportunità di crescita e creazione di posti di lavoro, è stato per lei come ritornare ad un vecchio amore: l’occasione per rilanciare catering e banqueting.

Il catering è un settore storico della cooperativa, è il sogno giovanile dei soci fondatori, a cui con grande entusiasmo si sono dedicati negli anni 90 con la gestione del Parco Peschiera di Santa Fiora, da cui non a caso deriva il nome della cooperativa, e del Parco Faunistico del Monte Amiata, nelle cui suggestive cornici si sono tenuti eventi e cerimonie di rara bellezza.

Il rilancio dell’attività di catering consente di promuovere comunque il territorio, connotando i banchetti della Cooperativa con le eccellenze gastronomiche amiatine, quali l’olio, il miele, i salumi i formaggi, i funghi e le specialità a base di castagne.

Il messaggio alle donne di Daniela De Angelis

«Le cose impossibili sono solo per chi non ci prova!»

Negli ultimi anni l’azienda si è specializzata anche nei servizi di accompagnamento scolastico, sorveglianza pre-post scuola; portierato e servizi di front office.

Di pari passo con la crescita aziendale, il percorso di crescita formativa e professionale di Daniela De Angelis si è arricchito di nuove competenze che, in maniera trasversale, vanno dalle qualifiche per la Gestione del trasporto di merci e persone, alla Sicurezza sul Lavoro e all’Auditing Qualità, alla specializzazione in controllo di gestione e marketing. Questo le ha permesso di avere incarichi anche esternamente che hanno contribuito ad accrescere la sua conoscenza e metterla a disposizione dell’azienda.

Tra tutte le esperienze che compongono il suo curriculum, quella maggiormente significativa e che le ha consentito di svolgere il ruolo di Presidente con grande comprensione e condivisione di valori e obiettivi tra i soci-lavoratori, è stata senz’altro quella di aver percorso all’interno della Cooperativa, tutti i gradini di una carriera che le ha permesso di esplorare a 360 gradi tutti gli ambiti e i livelli dell’azienda ed averne un quadro esatto da utilizzare al meglio nella direzione.

«Lavorare in cooperativa, vivere la cooperativa – sottolinea Daniela – mi ha permesso di mettermi in gioco, di testare percorsi e sfide. Ha dato un valore aggiunto non solo al mio percorso professionale ma anche alla qualità della mia vita. Ho dedicato sempre tanto tempo alla mia crescita personale, allo studio, al lavoro in azienda ma l’ho fatto cercando di conciliare la mia vita familiare, di madre e di donna. Ho lavorato sull’organizzazione del tempo con una sorta di auto imposizione. È vero che sono pochi i weekend in cui non apro mai il computer o non uso il cellulare ma non mi è mai pesato e non credo di aver penalizzato nulla della mia vita, anzi credo che questo modo di vivere il lavoro con serenità, entusiasmo e ottimismo mi abbia permesso di trasferire buoni valori anche a mio figlio.

Porsi degli obiettivi e farlo a piccoli passi, completarli di giorno in giorno mi ha portato a maturare quell’ambizione, quella voglia di farcela, quella determinazione che mi ha aiutato nel misurami a fare cose che inizialmente non pensavo di riuscire a fare. La semplicità nel vivere, l’umanità, la resilienza e il non condizionamento derivato da voci esterne mi hanno dato la forza di andare avanti anche quando gli ostacoli sono stati duri da superare. E oggi, dopo tanti anni di cooperazione, riesco ancora a svegliarmi la mattina con tanti sogni nel cassetto e ringrazio chi mi ha dato fiducia, chi mi ha sostenuto, chi mi ha accompagnato in questo bel percorso ricco di emozioni e di amore per la vita».

E per finire la Presidente lancia un messaggio che vuol essere un invito alle donne: «Adesso più che mai esorto le donne a non aver paura, ad avere uno scatto di orgoglio, ad essere indipendenti, a lottare per conciliare il ruolo di madre con quello lavorativo. Lavorando in una azienda dove l’80% siamo donne posso dire di averne viste di storie di coraggio e di determinazione; di sacrifici, di pianti e sconfitte ma anche di rinascite, obiettivi raggiunti, condivisioni, soddisfazioni. Ho visto donne con figli piccoli sacrificarsi e ho visto i figli cresciuti fieri di quelle madri che non hanno mai rinunciato di essere lavoratrici e che hanno loro insegnato che le cose impossibili sono solo per chi non ci prova!»

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