Il Tirreno

Versilia

Lutto

Viareggio, muore a 54 anni ufficiale di Marina e dirigente del Circolo velico

di Roy Lepore

	Roberto Castellano
Roberto Castellano

Roberto Castellano lascia moglie e due figli: «Uomo di grandi passioni». Fissati i funerali

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VIAREGGIO. Viareggio in lutto per la scomparsa di Roberto Castellano, ufficiale della Marina militare, morto lunedì all’età di 54 anni all’ospedale di Milano. Dove era ricoverato da una quindicina di giorni in seguito alla malattia che gli era stata diagnostica circa un anno fa.

Laureato in ingegneria a soli 23 anni, Castellano aveva intrapreso la carriera militare rivestendo svariati incarichi all’interno dell’organizzazione centrale e periferica della Marina nelle sedi di La Spezia, Augusta e Roma, tra cui spiccano in particolare la direzione della Nave idro-oceanografica Magnaghi e del Cacciatorpediniere Andrea Doria e la direzione lavori di nave Vespucci e Nave Palinuro. Con alle spalle una brillante carriera che lo aveva portato velocemente al grado di capitano di vascello, ricopriva attualmente a Roma il prestigioso incarico di Capo della V divisione di Navarm.

Castellano era di origine napoletana: da circa 25 anni viveva a Viareggio, grazie al suo grande amore: sua moglie Laura con la quale viveva in via Indipendenza. Apparentemente austero, col suo sguardo e le sue spalle larghe incuteva timore a prima vista, solo per poi rivelare una testa pensierosa, un cuore pieno di passione, e delle grandi mani sempre pronte ad aiutare. Innamorato della sua professione e del mare, è stato istruttore di vela e membro del consiglio direttivo del Circolo velico Torre del Lago Puccini, legando indissolubilmente la propria vita e quella della sua famiglia al Circolo.

Anche i figli Martina e Marco grazie a lui sono stati attratti da questa passione, praticando anche loro lo sport della vela. Famoso per la sua grandissima passione per la conoscenza, sempre dedito allo studio e alla ricerca, stava cercando di ottenere una seconda laurea in ingegneria.

Come eredità “più bella” a detta sua, lascia i figli Martina e Marco a cui era molto legato, legame naturalmente corrisposto anche da parte loro. Resterà nel ricordo di tutti come esempio di grande dedizione al lavoro, tanto da rimboccarsi le maniche nei lavori manuali se c’era necessità per aiutare il gruppo di lavoro con i quali ha condiviso tante belle esperienze professionali. Altre sue doti sono state altruismo, coraggio e soprattutto uno sconfinato e incondizionato amore per la famiglia e gli amici.

La famiglia e gli amici e una delegazione della Marina militare si stringeranno in un grande abbraccio e un sentito saluto oggi pomeriggio, mercoledì 15 ottobre, alle 16,30 nella chiesa di Sant’Antonio a Viareggio, dove la salma verrà portata dalla sala del commiato della Croce Verde dove si trova da ieri. 

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