Il Tirreno

Versilia

Viabilità

Versilia, il no delle polizie municipali agli autovelox «intelligenti»: il motivo e come funzionano

di Matteo Rossi

	Agenti della municipale piazzano l’autovelox (foto d’archivio)
Agenti della municipale piazzano l’autovelox (foto d’archivio)

Stanno arrivando in alcuni Comuni, ma in Versilia sono ritenuti «costosi e non sempre utili»: il punto della situazione

3 MINUTI DI LETTURA





C’è molta curiosità, ma per ora nessuna intenzione di acquistarli. La Versilia per il momento dice no ai nuovissimi autovelox: dispositivi di ultima generazione che stanno attirando l’attenzione di molti Comuni italiani. Non si tratta dei soliti apparecchi che si limitano a segnalare chi corre troppo, ma di veri e propri “occhi elettronici intelligenti”, capaci di rilevare e interpretare diversi comportamenti alla guida.

Di cosa parliamo

Questi nuovi apparecchi, infatti, già sperimentati in alcune città italiane, utilizzano tecnologie di intelligenza artificiale e telecamere ad alta definizione per monitorare diversi comportamenti alla guida. Non solo la velocità, ma riescono anche a riconoscere se un automobilista sta parlando al telefono, se non indossa la cintura di sicurezza, oppure se passa con il rosso o viaggia contromano. In alcuni casi sono anche in grado di leggere le targhe e verificare in tempo reale se il mezzo è assicurato o revisionato, incrociando i dati con le banche dati nazionali.

Come funzionano

L’obiettivo dichiarato sembrerebbe quello di creare un sistema che punta a rendere i controlli più rapidi, precisi e automatizzati, alleggerendo il lavoro degli agenti e, almeno nelle intenzioni, migliorando la sicurezza sulle strade. Le segnalazioni delle infrazioni, infatti, possono essere inviate direttamente ai comandi di polizia municipale, pronte per essere verificate e trasformate in verbali. Un sistema, quindi, che promette di trasformare il modo di fare prevenzione sulle strade, sostituendo in parte il presidio fisico con una rete di sorveglianza tecnologica continua. In questo contesto, è giusto anche ricordare che a cavallo tra il 2024 e il 2025 sono state inasprite le sanzioni per le violazioni del codice della strada.

Le cifre

Basti pensare, ad esempio, a chi usa il cellulare mentre è al volante: oggi l’automobilista rischia una multa da 250 a 1.000 euro, oltre alla decurtazione di 5 punti. E già alla prima violazione può scattare la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi. In caso di recidiva nel giro di due anni, le conseguenze diventano ancora più pesanti: la sanzione sale da 350 a 1.400 euro, con sospensione della patente da uno a tre mesi e perdita di 10 punti. Insomma, tra autovelox di nuova generazione e multe più salate, la parola d’ordine è una sola: massima attenzione alla guida.

In Versilia

Ma qual è la posizione della Versilia davanti a questi dispositivi di ultima generazione? Se a Viareggio al momento non fanno parte del carrello della spesa del comando della polizia municipale, in altri comuni è stato mostrato interesse e si segue con interesse ciò che accade altrove. «Conosco il prodotto - racconta il comandante dei vigili urbani di Forte dei Marmi, Andrea D’Uva - sono stato anche a dei convegni dove ci sono state spiegate tutte le funzionalità, ma al momento non intendiamo dotarcene. Il nostro territorio è limitato per estensione e quindi sarebbe difficile trovare un punto dove installarlo. Poi il mio timore è quello di deresponsabilizzare l’operatore, io preferisco che le pattuglie accertino personalmente l’infrazione e fermino il veicolo. Rimaniamo comunque in contatto con i Comuni che hanno deciso già di acquistarli per capire se davvero ci sono delle opportunità».

Anche a Camaiore la posizione è di prudente osservazione. «Sappiamo di cosa si tratta - raccontano dal comando della polizia municipale - ma al momento non abbiamo intenzione di acquistarli, tra l’altro hanno un costo veramente elevato e richiede una valutazione attenta». E una linea simile arriva anche da Massarosa. «Per ora non abbiamo interesse ad acquistarli - dice la comandante dei vigili urbani Francesca Papasogli – conosciamo il prodotto, ma prima vogliamo capire come viene fatta l’omologazione e tutte le sue potenzialità». 

Primo piano
Il caso

Gavorrano, auto a fuoco: «Nelle immagini una figura si avvicina e appicca le fiamme, poi scappa»

di Redazione Grosseto
La classifica