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Viareggio, cinque bagnini-eroi salvano turisti dall’annegamento

di Roy Lepore

	Da sin: Giulio Baldini, Alessandro Marandella, Piero Del Pistoia, Fabrizio Fazzi e Domenico Casella
Da sin: Giulio Baldini, Alessandro Marandella, Piero Del Pistoia, Fabrizio Fazzi e Domenico Casella

E intanto lanciano un importante appello: «Alla spiaggia libera servono sorveglianza e attrezzature adeguate»

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VIAREGGIO. Cinque turisti stranieri in difficoltà nelle acque di fronte alla diga foranea in Darsena. È stato un maxi-salvataggio quello compiuto da cinque bagnini che sono intervenuti in uno specchio d'acqua che, di fatto, non era neppure di loro competenza, dato che i turisti che rischiavano di annegare si trovavano in quel momento nelle acque antistanti la spiaggia libera. Dove non c'è sorveglianza, mettendo in questo caso a repentaglio la vita anche di chi è dovuto intervenire in loro soccorso.

Per fortuna nessuno è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari dell'ospedale Versilia: questo grazie alla professionalità dei bagnini, che sono stati ringraziati per il loro operato svolto da sempre sabato mattina – 6 settembre – anche dall’ormai ex comandante della capitaneria di porto, Silvia Brinii, nel suo saluto di commiato per l’avvicendamento ai vertici della Capitaneria con la nuova comandante Sabrina Di Cuio.

I bagnini hanno voluto rendere noto questo intervento provvidenziale soprattutto per rimarcare la pericolosità di questo tratto di spiaggia libera. «La cosa che ci interessa sottolineare è il fatto che non c'è sorveglianza e neppure mezzi di pronto intervento come patini, salvagenti e altre attrezzature. Queste sarebbero utilissime e andrebbero procurate – commenta Fabrizio Fazzi del bagno Teresa, tra i bagnini intervenuti ieri mattina – perché il rischio è che prima o poi qualcosa vada storto e “ci scappi” il morto, come è già successo in passato».

Appena hanno notato i turisti in difficoltà, a circa 100 metri dalla riva, Domenico Casella, Alessandro Marandella e Giulio Baldini dell'Altro Mare 1 si sono gettati in acqua a nuoto. Visto che il mare era agitato e la distanza era notevole, sono intervenuti poi Fabrizio Fazzi del bagno Teresa e Piero Del Pistoia del bagno De Pinedo con il patino. «Non è stata una manovra semplice per portare a terra tutti – afferma Fazzi – abbiamo allertato sia la capitaneria di porto che i vigili del fuoco, che sono sempre in servizio con la moto d'acqua, ma quando sono intervenuti avevamo già provveduto a portare a riva i turisti, che nonostante le condizioni del mare erano andati a fare il bagno. Mi faccio portavoce dei miei colleghi – ribadisce Fazzi – non può essere ignorato da parte del Comune, dell’Autorità Portuale e della capitaneria di porto il pericolo che c’è in questo tratto di spiaggia. O si impone la sorveglianza con attrezzature per il salvataggio da poter utilizzare noi, che siamo nei bagni vicini, oppure prima o poi qualcosa di serio accadrà: il mare non può essere sottovalutato».

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